Perché le aziende ignorano i fan sui social? 
domenica, 1 luglio, 2012, 11:30 - Social networks


Oggi fare marketing efficace significa creare valore per i clienti e instaurare relazioni profittevoli e durature con loro. Grazie a Internet e ai social network comunicare e interagire con gli utenti è diventato sempre più accessibile e immediato.

Come abbiamo ricordato in un precedente articolo, investire nell’inbound marketing è essenziale per far in modo che sia l’utente, incuriosito da strumenti e contenuti online attraenti, a cercare l’azienda.

Nonostante queste premesse quasi ovvie, da una recente ricerca di Socialbakers
sono emersi alcuni dati allarmanti: le aziende non si adoperano a sufficienza per migliorare la customer relationship.

Il 70% delle attività infatti, ignora le comunicazioni e le domande dei fan sui social network. Le poche risposte inoltre, arrivano con molto ritardo facendo attendere gli utenti che perdono la speranza di ricevere un feedback.

Questi risultati hanno spinto Socialbakers ad ammonire le aziende a non sottovalutare l’importanza dei social network proponendo semplici regole per incrementare l’engagement con gli utenti.

Dato che più del 25% dei brand a livello mondiale commette l’errore di non permettere agli users di commentare le proprie bacheche social, è fondamentale creare un profilo pubblico dove rispondere alle domande dei fan.

Non bisogna dimenticare, inoltre, di rispondere almeno al 65% dei quesiti degli utenti. Anche se, in alcuni casi, le richieste di chiarimenti e informazioni da parte dei fan sono moltissime è importante rispondere ad ogni utente individualmente.

L’ultimo ma non meno importante suggerimento di Socialbakers è quello di rispondere in tempo. Le migliaia di domande e informazioni che circolano in rete compaiono e spariscono in tempi brevissimi, per questo bisogna sempre controllare i propri profili social. I clienti per antonomasia non sono molto pazienti e si aspettano di ricevere risposte tempestive e personalizzate.

I social network forniscono opportunità di interazione e dialogo in grado di creare engagement e aumentare il ROI aziendale senza fare grandi investimenti.

In ultima analisi, per non deludere gli utenti si deve sempre ricordare che nella vita offline essi sono clienti che potrebbero decidere di non fare più acquisti nella vostra azienda.

Cosa ne pensate dei consigli di Socialbakers?

E la vostra azienda come interagisce con i clienti sui social network?
  |  [ 0 trackbacks ]   |  permalink
Facebook, stop ai Credits e via all’e-commerce 
giovedì, 28 giugno, 2012, 07:07 - Social networks


Le monete virtuali di Facebook convertibili in dollari, i famosi Credits, verranno progressivamente abbandonate lasciando spazio alle forme di pagamento con la carta di credito.

I Credits, infatti, si sono progressivamente rivelati poco funzionali poiché consentivano unicamente l’acquisto di oggetti virtuali all’interno di giochi online e non permettevano altre forme di e-commerce. Per questo motivo, sono stati poco usati dagli utenti che, per effettuare degli acquisti, preferivano collegarsi a siti web dotati di modalità di pagamento più consolidate.

Attualmente Facebook trattiene il 30% del valore dei “crediti” acquistabili presso lo stesso social, aumentando così del 15% i propri ricavi totali. Questo sistema di pagamento ha permesso alla piattaforma un profitto assicurato ma anche una grande perdita: le imprese commerciali, che sono delle potenziali fonti di reddito, non si sono sviluppate a sufficienza.

Mark Zuckerberg non vuole ovviamente lasciarsi scappare l’occasione di sfruttare la presenza delle aziende su Facebook e le nuove possibilità di e-commerce.

L’effetto principale delle attuali decisioni sarà l’aumento del tempo di permanenza degli utenti all’interno del social network, strategia che consentirà di raccogliere ulteriori dati sulle loro abitudini di spesa. Si tratta di informazioni molto preziose per le agenzie pubblicitarie e i brand.

Un’altra novità del definitivo addio ai Credits previsto per luglio, sarà la possibilità di usufruire di servizi tramite veri e propri abbonamenti mensili.

Il motivo di questa astuta mossa del social network più famoso al mondo è il tentativo di riconquistare la fiducia degli investitori. Come tutti sappiamo, lo sbarco in borsa del colosso di Zuckerberg è stato poco entusiasmante e il team del social è intenzionato a dimostrare agli azionisti di essere in grado di risalire la china.

L’addio ai Credits riuscirà ad arginare i dubbi riguardo alle future prospettive di crescita del social?
  |  [ 0 trackbacks ]   |  permalink
Guida alla brand page strategy su Facebook e Google+ 
giovedì, 21 giugno, 2012, 07:43 - Social networks


Quale social network proporre ad un cliente che vuole creare e consolidare la propria social media presence? Meglio una brand page su Facebook o su Google+?

Google+ arranca nonostante aver raggiunto la soglia rispettabilissima di circa 170 milioni di utenti in un anno, di cui 100 utenti attivi. Ironicamente c’è chi da il merito a Google di aver offerto a Facebook la possibilità di mantenere il proprio design “fresco” lanciando le Timeline:

I do like the Google+ interface and I am sure it had a significant impact on keeping Facebook fresh with its new “Timeline” design rollout and evolution.[Jeff Bullas blog]

Il vero problema di Google+ è l’engagement?

Personalmente continuo a postare contenuto relativo a questo blog su Google+ solo appunto perché si tratta di Google, e quindi c’è sempre la speranza che estragga un coniglio dal cilindro da un momento all’altro, ma devo dire che contrariamente a quanto affermato ad esempio da Shareaholic nell’ultimo suo report sul Referral Traffic, Google+ ci porta quasi il triplo delle visite di Pinterest.

Ma se il traffico può essere considerato soddisfacente non si può dire lo stesso della partecipazione. Ecco cosa scrive Davide Pozzi del Tagliablog, riprendendo l’analisi condotta RJMetrics relativi all’engagment di Google+:

- mediamente un post ottiene meno di un +1, meno di una risposta e meno di una ri-condivisione.
- il 30% degli utenti che fa un post pubblico, non ne fa mai un secondo. Anche dopo aver fatto 5 post, c’è una probabilità del 15% che l’utente non pubblichi più nulla.
- fra gli utenti che scrivono post pubblici, c’è una media di 12 giorni fra un post e l’altro.
- uno “studio longitudinale” (cohort analysis) rivela che, quando l’utente fa un post pubblico, il numero medio di post pubblici che farà nei mesi successivi cala in modo costante. Questo trend è stato confermato in più studi ripetuti nel tempo.

Facebook is brand friendly

Facebook palesa una natura commerciale più aperta rispetto a Google+. Infatti, su quest’ultimo le brand page più celebri appartengono a marchi come Android, Mashable e Chrome, evidentemente più in linea con la natura dei Google+ user individuato nell’infografica in basso. Su Facebook invece i brand abbracciano più settori merceologici, inquadrandolo quindi come piattaforma di riferimento per chi vuole lanciare un prodotto destinato al consumo di massa. Coca Cola, Disney e Starbucks sono i top brand.

Inizia ad essere una perdita di tempo curare una brand page su Google+?

Domanda legittima. La risposta più dai numeri, in questo caso mi sento di poterla dare su base esperienziale. Da quando è nato Google+ un anno fa, non ho mai ricevuto una mail, una richiesta di qualsiasi tipo, da parte di un cliente che chiedesse di essere presente anche sul social network property di Google. Cosa che invece non è successo per Pinterest, che in pochi mesi ha fatto piovere richieste in questo senso. C’è da dire inoltre, che neanche da parte di noi strategist è mai partita la proposta di utilizzare Google+ come hub principale per il lancio di una campagna, o semplicemente un contest. Per Twitter e Pinterest invece anche in questo caso le cose sono andate diversamente, tanto da avere la possibilità di parlarne su questo blog con post di notevole successo.

Tempi duri per Google+ insomma. Ma per quanto tempo ancora?
  |  [ 0 trackbacks ]   |  permalink
Facebook introduce due grandi novità per le fanpage 
lunedì, 11 giugno, 2012, 17:20 - Social networks


Facebook potenzia i servizi per chi gestisce le fanpage

All’indomani della pubblicazione dei dati sulla survey relativa alla professione del Community Manager in Italia, Facebook introduce due novità davvero interessanti per chiunque abbia il ruolo o la necessità di gestire una fanpage. La prima riguarda la possibilità da parte degli admin di assegnare 5 specifici ruoli alle altre persone a cui danno accesso al backstage della pagina:

1) Gestore (Manager): ha i poteri maggiori ed è l’unico con l’accesso alla decisione di dare ruoli differenti.
2) Fondatore del contenuto (Content Creator)
3) Moderatore (Moderator)
4) Inserzionista (Advertiser)
5) Analista di insights (Insight Analyst): possiede i minori permessi, solo di analizzare gli insights.

A questo link trovate le specifiche di cosa le diverse figure possono o meno fare. Una bella novità soprattutto – come sottolinea TNW – per le pagine gestite non da un’unica persona ma da un team complesso, che rende più gestibile e controllabile il processo.

Altra novità davvero utile è la possibilità di programmare i post senza l’utilizzo di app o tool esterni, ma direttamente attraverso le opzioni di condivisione. D’ora in poi basterà decidere anno, data, ora etc… e il contenuto verrà schedulato!

Allora, le avete già provate? Vi piacciono? Sembra che a livello di usabilità ci sia ancora qualcosina da aggiustare… ma è già un bellissimo passo avanti che faciliterà non poco il lavoro! Happy
  |  [ 0 trackbacks ]   |  permalink
Sozinho no dia dos namorados? Halls te ajuda a casar (ou causar) em Las Vegas 
sabato, 9 giugno, 2012, 18:22 - Social networks


Como uma marca que é patrocinadora oficial da pegação pode transformar o dia dos namorados em uma propriedade?

Halls Brasil tem quase três milhões de fãs no Facebook. E foi a fanpage de marca que mais cresceu em todo o mundo!

E, em um universo tão grande de fãs engajados e ativos, é possível encontrar alguém disposto a qualquer loucura. Inclusive casar. Em Vegas.

Halls Brasil lançou hoje o Causamento XS, aonde dois fãs completamente desconhecidos vão se encontrar pela fanpage e se conhecer pessoalmente em cima do altar da Little White Chapel, capela mais famosa de Las Vegas. Um casamento do tamanho perfeito para o fã de Halls: curto, intenso e inesquecível.

Dia 12 de Junho, dia dos namorados, o aplicativo será aberto para desconhecidos dizerem uns aos outros que topariam se casar em Vegas. Aquele casal que reunir mais padrinhos será escolhido.

Por enquanto, você já pode subir sua foto em www.causamentoxs.com.br e dizer para todo mundo que você tá disponível para causar em Las Vegas.

E como nem tudo que acontece em Vegas fica em Vegas, os quase três milhões de fãs de Halls poderão acompanhar este casal em tempo real pela fanpage com uma cobertura incrível de conteúdo.

E aí, quer casar?
  |  [ 0 trackbacks ]   |  permalink

Indietro Altre notizie