Come valutare il CRM 
lunedì, 2 settembre, 2013, 14:52 - Generale


Finché andava tutto bene, il CRM serviva solo alle grandi aziende. Ora non è più così.
Potremmo sintetizzare così il concetto. Oggi occorre sapere molto prima quanti e quali ordini sono in arrivo.. e con quale probabilità di successo.

Gestire questo semplice aspetto sembra banale, ma se ci sono anche solo 10, 20 consulenti commerciali che tutto il giorno chattano, girano in auto, telefonano o sono dai potenziali clienti, come si pensa di avere il timone della situazione aggiornato, corretto ed uniforme ?

Affrontare una riunione di Business Review (noi li chiamiamo Sales Meeting) senza uno strumento di CRM è impossibile.

E’ in questi momenti difficili inoltre che è fondamentale, oltre a governare le esigenze commerciali e marketing, porre in risalto il “VALORE DEL CLIENTE”.

Ogni cliente infatti ha un suo valore specifico. Ecco alcuni esempi:

alcuni sono innovativi e vogliono continuamente evolvere, mentre altri sono molto più statici
alcuni sono precisi e rispettano le regole del rapporto commerciale, generando così una corretta fonte di reddito, mentre altri, continuamente alla ricerca dell’isola perduta, sono un costo anzichè un guadagno
alcuni clienti sono “influencer” (punti di riferimento per il Vs target), mentre altri restano nell’ombra

Per queste ragioni l’impegno commerciale e marketing deve focalizzarsi in modo dedicato per ognuno di questi segmenti.

Con molti anni di esperienza alle spalle, in generale e di SISECO, attualmente l’attivazione di una soluzione CRM è diventato un processo più sicuro e stabile, con alte probabilità di arrivare al raggiungimento degli obiettivi.

Ecco i vantaggi indotti nell’adozione di una soluzione CRM:

Accessibilità – una soluzione basata su cloud può essere accessibile da qualsiasi parte del mondo, basta che le persone abbiano accesso ad Internet

Riduzione costi – con una soluzione CRM in Cloud non è necessario acquistare o installare nulla. Nessun costo nascosto per aggiornamenti o per infrastrutture. E’ sufficiente un canone mensile per il servizio che si utilizza

Aggiornamenti e nuove funzionalità vengono rilasciate molto più velocemente ed automaticamente nell’ambiente SaaS, senza che l’utente debba intervenire

L’amministrazione del sistema è responsabilità del fornitore

Apertura della soluzione a clienti e collaboratori – in quanto la soluzione basata su cloud è più semplice da estendere a persone esterne all’organizzazione. Le aziende che adottano SaaS sono in grado di aprire nuove strade di collaborazione con i propri clienti finali.


Ecco cosa occorre predisporre al proprio interno per adottare un CRM:

Scegliere il responsabile del progetto
Rendere chiara a tutti (in azienda) la strategia per il CRM
Verificare l’adeguatezza dei processi interessati, alla luce del nuovo CRM
Raccogliere suggerimenti e pareri dai clienti
Misurare risultati, vantaggi e Roi
Collegare tutti i canali di contatto tra di loro, progressivamente
Gestire l’implementazione della soluzione CRM
Impiegare il CRM come opportunità per rinnovare i processi
Attendersi di scoprire nuove informazioni sui clienti
Prepararsi alla sfida di integrare “sistemi” esistenti


Le principali funzionalità che dovranno essere analizzate per ciascuna società dell’offerta CRM sono le seguenti:

Funzionalità Base e Standard
Funzioni per la Vendita
Funzioni per il Marketing
Funzioni per il Post Vendita/Help Desk
Funzionalità MOBILE
Soluzioni CLOUD e COLLABORATION
Funzionalità Estese (es. integrazioni native con ERP, etc)

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Entrare nel mercato brasiliano per coglierne le opportunità e consolidare la presenza in Sud America 
domenica, 1 settembre, 2013, 11:48 - Marketing Street News


Le aziende italiane che esportano hanno performance economiche mediamente migliori rispetto alle imprese che generano l'intero fatturato in Italia.

Quasi il 70% delle esportazioni italiane sono dirette verso l'Europa ma, negli ultimi quattro anni, l'export verso i Paesi europei è calato mentre le esportazioni verso i Paesi extra europei sono cresciute di circa il 10%. Nello stesso periodo le esportazioni italiane verso il Brasile sono cresciute complessivamente di oltre il 50%, la performance migliore anche tra i Paesi del BRIC, trainate dalla crescita del prodotto interno lordo (di gran lunga maggiore rispetto a quella dei Paesi europei).

La significativa crescita del PIL brasiliano è stata possibile grazie agli investimenti governativi (il Piano di Accelerazione della Crescita PAC) che hanno attirato ingenti capitali stranieri: nel corso 2 dell'ultimo quinquennio gli investimenti diretti esteri in Brasile sono cresciuti del 118%. Si prevede che tale afflusso continuerà anche nei prossimi anni favorito dal PAC 2, in vigore dal 2011, nel quale sono previsti investimenti relativi all'organizzazione dei Mondiali di Calcio in programma nel 2014 e delle Olimpiadi di Rio previste nel 2016.

Grazie a sviluppo economico ed investimenti governativi il ceto medio nel corso degli ultimi cinque anni è cresciuto di quasi il 50% passando dai 63 milioni di unità del 2005 ai 93 mln del 2010 contribuendo fortmentente alla domanda crescente del made in Italy.

L'Italia rappresenta dunque l'ottava nazione mondiale e la seconda europea per valore di esportazioni in Brasile con rapporti commerciali ormai consolidati con il Brasile che oltre al proprio mercato interno è la porta di ingresso per il mercato comune del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay), la terza entità economica mondiale.

Considerando quindi che le aziende internazionalizzate hanno, mediamente, performance economiche migliori di quelle non internazionalizzate e che il Brasile è un Paese caratterizzato da:
una forte crescita economica;
un ceto medio in espansione;
una buona affinità culturale con l'Italia;
l'ingresso per il mercato Mercosur;

è opportuno che le aziende italiane valutino attentamente le opportunità offerte dal mercato brasiliano.
Tuttavia i costi di importazione in Brasile sono spesso molto elevati tanto da non rendere competitiva l'esportazione diretta e suggerendo quindi all'azienda estera di produrre, seppur parzialmente, il proprio prodotto in loco coinvolgendo uno o più partner brasiliani specializzati nell'importazione, nella produzione e nella commercializzazione in Brasile.
Marketing StreeT grazie alla proprio know how ed alla sua presenza in loco offre una serie di servizi specifici per supportare le aziende italiane che intendono entrare sul mercato Brasiliano o del Sud America:
ricerche di mercato e valutazione potenziale;
accesso a finanziamenti;
selezione area geografica;
scouting partner.

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E-democracy: l’avanguardia della transpolitica 
sabato, 31 agosto, 2013, 23:59 - Social networks
Qual è l’impatto della politica sui social network? Nascono le utenze sovversive in una politica tutta nuova che supera se stessa divenendo transpolitica.



I social network rappresentano la soluzione all’esigenza di un contatto più invasivo con gli utenti del web; i partiti politici entrano in un mondo di relazioni e continue interazioni. Con Twitter, la parola, o meglio lo slogan acquista massima importanza. Su Facebook viene dato sfogo ad una comunicazione più articolata, con una quantità maggiore di contenuti.

Così facendo i partiti politici ripropongono una specie di elettorato potenziale dei social network composto dai propri fan. Esiste però uno sviluppo che per molti versi può essere considerato sovversivo. Nasce uno scontro che oppone le notizie non ufficiali, fatte girare per il web, alle fonti ufficiali. Si tratta di una lotta tra grassroot e mainstream: con la prima si intende il flusso di contenuti mediatici informale e talvolta non autorizzato, e con la seconda, il flusso di contenuti diretto da una prospettiva commerciale, ovvero l’azione della politica. La lotta tra le due fazioni nasce nel momento in cui il popolo dei fan, non sazio dei contenuti trasmessi attraverso gli altri media, si è trasferito su internet per condividere informazioni all’interno di una comunità di appassionati e per arricchire con idee proprie i progetti nati dalle grandi compagnie.

Osservando ciò dal punto di vista della politica, l’azione sul web degli altri schieramenti rappresenta la preoccupazione minore. Sono proprio gli utenti della rete i critici più duri e più attenti alle menzogne e alle gaffe, nonché i più ingegnosi ideatori di campagne screditanti. Per una pagina creata da un politico o partito, ne nascono svariate create da utenti non autorizzati. Pullulano le pagine non ufficiali che raccolgono materiali che non si desidera divulgare, che portano ad effetti indesiderati e controproducenti. Le nuove opere d’arte del web rientrano nei fenomeni dello spoling e del polbusting. Nel primo caso si intende la ricerca di quelle notizie non ancora uscite nei media tradizionali. Nel frangente del polbusting (da politic busting, manomettere la politica) si osserva la fruizione dei messaggi mediali originali e la successiva manipolazione. Il materiale propagandistico viene preso, esaminato, decontestualizzato e reinserito in un contesto differente. Se per il politico la frammentazione e dispersione della propria identità su internet può rappresentare un duro colpo all’immagine, per l’utente della rete questa partecipazione è un’azione che ha rilevanza politica; tenere sotto controllo il web non è cosa semplice, figuriamoci un esercito di utenti poco politically correct.
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Planeta Terra agora também na Argentina 
venerdì, 30 agosto, 2013, 02:37 - Generale
Festival, agora com a T4F, dá prosseguimento aos planos de internacionalização



Os organizadores do festival Planeta Terra farão uma edição para o público argentino, uma semana após a edição brasileira do evento, marcada para 9 de novembro no Campo de Marte, em São Paulo.

A notícia, divulgada nesta quinta-feira, 29, demonstra empenho do Terra em internacionalizar a atração. O plano começou ano passado, quando foram anunciadas as edições em Lima (Peru) e em Bogotá (Colômbia). Além de atingir mais mercados na América Latina, o objetivo é chegar até mesmo ao público hispânico dos Estados Unidos.

No festival que acontece no Brasil pela sétima vez as últimas atrações foram anunciadas recentemente: a banda escocesa Travis e o brasileiro Hatchets. Eles se juntaram a um time que tem nomes como Lana Del Rey, The Roots, Blur, Beck e Palma Violets. O terceiro e último lote de ingressos está sendo comercializado nos canais de venda da Ticket For Fun (T4F).

As seis primeiras edições do festival no País haviam sido organizadas pela B/Ferraz. Este ano foi anunciado contrato de quatro anos com a T4F, período ao longo do qual essa internacionalização será levada a cabo.
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Quando il marketing prevede i bisogni del consumatore: un caffè per uno sbadiglio 
giovedì, 29 agosto, 2013, 10:36 - Viral marketing


Siete in aeroporto. Avete affrontato un viaggio di diverse ore e il vostro prossimo volo parte solo un paio d’ore più tardi. Lo stress e il jet-lag si fanno sentire, così a correre in aiuto è un produttore di caffè olandese, Douwe Egberts, che ha fatto installare in un aeroporto di Johannesburg (Sudafrica) uno speciale distributore di caffè, privo di pulsanti, riportante solo il marchio del produttore.

Nel video che segue vedrete diversi passeggeri avvcinarsi al distributore e rimanere interdetti data l’assenza di comandi. Alcuni di loro, ancora sofferenti della stanchezza, si lasciano scappare degli sbadigli. Ed ecco che il distributore parte: un bicchiere di carta viene riempito con un buon caffè caldo per ricaricare le batterie del passeggero stremato.

Tutto questo è possibile grazie all’avanzatissimo software di cui è stata dotata la macchina. Si tratta di un programma di riconoscimento facciale in grado di distinguere quando una persona sta sbadigliando. Il distributore fa parte della campagna “Bye bye red eye”, in italiano “addio occhi rossi”, ovvio riferimento all’arrossamento dovuto alla stanchezza. Come si legge a inizio video, da alcuni studi è emerso che molti decidono di acquistare il caffè Douwe Egberts dopo averlo provato e per questo il distributore è stato installato proprio dove può essercene più bisogno, per far provare il brand alla potenziale clientela.

L’idea è senza dubbio geniale: donando un caffè ai bisognosi, il brand crea un particolare feeling con la clientela, che si sentirà coccolata e, addirittura, soccorsa nel momento del bisogno. Con queste associazioni positive legate al marchio è molto più probabile che l’acquirente sceglierà proprio quel caffè piuttosto che un altro. È questo tipo di affezione che rende un brand (e le sue campagne) un vero successo. Punto di forza della campagna è la “viralità”: il video viene condiviso perché “divertente” e intanto fa conoscere su scala mondiale il marchio, sfruttando l’effetto di risonanza che solo i social, come Facebook, Twitter e Google+, possono dare.

Non ci resta che sperare nell’installazione di distributori simili anche nei nostri posti di lavoro e nelle nostre stazioni. Chi disdegnerebbe mai un bel caffè fumante nel momento di vera necessità?


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