Ma vero che essere professionali preclude il fatto di essere socialmente attivi? 
mercoled, 30 maggio, 2012, 00:51 - Social networks


Il web ha decisamente cambiato la relazione tra la sfera personale e quella professionale. Riuscire a gestire in modo efficace e combinato i social network (su tutti ovviamente Facebook, Twitter e Linked.in) vuol dire aumentare la rete di conoscenze anche professionali, tenere aggiornati amici o follower sulla propria attivit professionale o sulla propria formazione. Il concetto di reputazione online diventa sempre pi importante perch quello che facciamo, pubblichiamo, condividiamo sul web diventa parte integrante del nostro curriculum professionale.
Un interessante articolo di Luca Salvioli apparso su Il Sole 24 Ore riporta le conclusioni di una ricerca realizzata per Google dalla Millward Bown, agenzia di ricerca leader al mondo specializzata in pubblicit, comunicazione di marketing, media e brand equity research, la quale fa emergere che chi adopera i social network per motivi professionali fa carriera pi facilmente.
"Chi condivide va avanti", fa carriera, incoraggia il team, valorizza idee e professionalit facendo crescere se stesso e l'azienda per cui lavora. La ricerca smonta anche alcuni luoghi comuni sull'uso dei social network sul posto di lavoro: l'86% degli intervistati che usano i social sono stati promossi di recente contro il 61% di chi non ne fa uso. inoltre mediamente pi soddisfatto del lavoro e si ritiene il 25% pi produttivo ed efficiente. Non solo, pi si sale nella scala gerarchica pi i social network diventano familiari: il 71% di chi fa parte degli staff senior li impiega almeno una volta alla settimana contro il 49% degli utenti in ruoli junior.

Daniele Nalli
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Pinterest e limage sharing che stimola allacquisto 
marted, 22 maggio, 2012, 11:20 - Social networks


Pinterest, il social network che basa il suo successo sulla condivisione di immagini di alta qualit, sta diventando un vero e proprio strumento di web marketing e di business. Tant vero che Bizrate Insights, la famosa societ di ricerca sui comportamenti dei consumatori online, ha capito questo nuovo trend e ha studiato empiricamente il legame tra il comportamento dacquisto del consumatore e i servizi di image sharing.

Le ricerche in questione dimostrano che i social network che si basano sulla condivisione di immagini, non sono solo asettiche vetrine virtuali, ma hanno il potere di stimolare gli utenti allacquisto dei prodotti. Lo studio di notevole interesse per le aziende, sempre in cerca di nuovi canali per raggiungere il target e incoraggiarlo allacquisto.

Vediamo in breve i risultati della ricerca:

Bizrate Insights dichiara che oltre il 37% dei consumatori intervistati conosce Pinterest o altri siti di image sharing. Dopo aver esplorato siti di condivisione delle immagini quasi 1 utente su 3 ha effettuato un acquisto. Tra i gli acquirenti (circa il 32%), emerge che il 26% ha concluso laffare cliccando sullimmagine trovata sul social network, che li ha indirizzati direttamente al sito del venditore. Solo il 6% ha dovuto aprire una nuova pagina per collegarsi al sito di e-commerce. Dunque, per non scoraggiare lutente allacquisto essenziale rendere facile e immediato il processo dacquisto e inserire il link al proprio sito web accanto alle immagini condivise su Pinterest.

Un altro risultato significativo riguarda il 37% di intervistati che non hanno acquistato. Essi dichiarano che tra le immagini dei social network, trovano i prodotti che desiderano comprare. Il 10% di questi utenti considera i siti come Pinterest molto utili per trovare suggerimenti e idee per i loro prossimi acquisti. Il restante 27% invece, afferma di non avere acquistato per mancanza di tempo. Questo significa che gli utenti collegati a siti di image sharing sono gi preparati allidea di fare acquisti prima di connettersi alle coloratissime bacheche.

I risultati di questa ricerca dimostrano che il visual shopping nei social network unoccasione per le aziende che vogliono aumentare literazione con i clienti e rafforzare limmagine del brand. Gli utenti vengono affascinati dalle immagini di alta qualit che si trovano su Pinterest e di conseguenza, condividono con piacere i contenuti incrementandone la viralit.

Le immagini hanno un potenziale di condivisione molto pi immediato e veloce rispetto ai testi perch non hanno bisogno di traduzioni e di spiegazioni, parlano la lingua dellemozione e dellestetica. Laspetto visual nei social media sta assumendo un ruolo determinante in termini di engagement raggiungendo in poco tempo un numero elevatissimo di utenti.

E la vostra azienda gi approdata su Pinterest?
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Giochiamoci un Magnum! 
sabato, 19 maggio, 2012, 08:01 - Social networks


Magnum, il brand che ha rivoluzionato il gelato su stecco innova la sua immagine continuando a progettare simpatici giochi interattivi su facebook.
Dopo il successo di caccia al piacere 1, che stato seguito da pi di 7 mila giocatori, il brand ha ideato il sequel Caccia al piacere 2 Intorno al Mondo per la promozione del nuovo gelato Magnum Infinity.
Alper Eroglu, Digital Media & Social Manager di Magnum e Cornetto, in una recente intervista ha dichiarato: Questo gioco veramente il paradiso dei cacciatori di piacere, che possono cos viaggiare per il mondo, cercare negozi di lusso e fare il bagno nel caldo Oceano Atlantico, sempre alla ricerca del massimo piacere il nuovo Magnum Infinity Chocolate senza allontanarsi dal monitor dei loro computer. Caccia al Piacere su Internet diventato lindirizzo web pi twittato al mondo dopo una sola settimana dal lancio, speriamo di avere lo stesso successo con Caccia al Piacere 2!
Nellavvincente videogame leroina parte alla ricerca delle golose tentazioni disseminate nelle pi belle citt del pianeta con lobiettivo di conquistare il massimo piacere regalato dal nuovo Magnum Infinity. Nelle localit che si possono visitare, sono presenti famosi brand che hanno segnato la storia delle diverse citt. Per rappresentare lItalia, ad esempio, stato scelto il raffinato Bulgari e per lOlanda la celebre KLM Royal airlines.
La novit del sequel di questanno non solo la grafica spettacolare ma anche la possibilit, che ha incuriosito ancora di pi gli utenti, di accedere a livelli segreti del gioco che vengono progressivamente svelati. La cura dei dettagli e la semplicit di utilizzo, oltre alla creativit con cui sono progettati, costituiscono le ragioni del loro grande successo.
Non dimentichiamo inoltre che Magnum ha scelto di non dormire sugli allori e di continuare il progetto dei giochi online utilizzando ancora facebook come canale di comunicazione, riuscendo a migliorare il gioco aggiungendo contenuti di qualit e tecnologie superiori.
Una conferma, insomma, di come linterazione e il coinvolgimento attivo degli utenti costituiscano la chiave del successo sui social network.
E voi, avete mai pensato di ideare un gioco online su facebook?

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=q2jjYxnAImI
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Opinioni discordanti sulla Facebook Timeline: lo studio di Simple Usability 
venerd, 18 maggio, 2012, 13:19 - Social networks


Ad un mese di distanza dallavvento delle nuove Facebook Brand Page, che hanno visto il proprio layout sconvolto dalle Timeline cos come gi successo con i profili, molti in rete si sono chiesti se questo cambiamento abbia portato reali benefici ai brand che utilizzano Facebook come spazio fondamentale della propria social media presence.

Si sa, alle persone solitamente non piacciono i cambiamenti . Tuttavia, Facebook ci ha negli anni abituati a cambiamenti rapidi e spesso radicali. Capita di non avere il tempo di riadattare la propria routine alle novit, che gi si rincorrono voci delle prossime features, come in questi giorni capitato in merito alle Timeline versione 2.0, quella con video incorporato.

Intanto, pi di qualche voce autorevole della rete si chiesta quali sono stati i reali benefici portati dal nuovo design delle brand page di Facebook. Stupenda e significativa la citazione di Steve Jobs riportata da Jeff Bullas sul suo blog affrontando proprio questo tema. In unintervista rilasciata a Wired nel 1997 Jobs affermava: People think that design is how it looks, but it goes much deeper than that, it is actually how it works. Quindi

Funziona il nuovo design delle pagine Facebook?

Per capire se il nuovo design sia stato o meno un fallimento dal punto di vista dellusabilit e del design riportiamo alcuni punti di uninteressante studio condotto da Simple Usability, basato su cosa gli utenti una volta giunti su una pagina vedono e come interagiscono, realizzato attraverso un sistema di monitoraggio eye movements and actions degli utenti che navigano on line.

Uno dei primi punti interessanti ad essere trattato la Cover Images e limpatto poco significativo che ha avuto.

A ben vedere, il layout tra le brand page e i profili sostanzialmente identico, con la differenza che le pagine sono utilizzate a scopo di marketing. Quindi, la portata comunicativa della cover forse ridotta a causa del fatto che viene percepita come un banner. Cosa che invece non pu accade nei profili in cui lo stesso spazio viene sostituito e aggiornato continuamente diventando pregno di significato e mantenendo la sua natura di mezzo espressivo.

La stessa ricerca mostra di contro quanto la sezione About e la Timeline History siano genericamente molto apprezzate dagli utenti in quanto: lAbout in particolare risulta pi facile da trovare rispetto a quanto accade sui siti internet ufficiali (in realt, su questo punto a mio parare pesa il fatto che avendo la brand page un layout standard queste informazioni sono sempre nello stesso posto); la Timeline invece permette di risalire rapidamente alle tappe fondamentali della storia dellazienda, caratteristica molto utile per permettere a chi cerca informazioni specifiche sul nostro brand di recuperarle facilmente.

Altra sezione discussa quella inerente alle Attivit Recenti svolte dai propri amici in contatto con la brand page. Conoscere chi dei propri amici ha interagito con la pagina ritenuto uno stimolo sufficiente a compiere un Like. Leggere status e commenti sulla pagina di un brand da parte di amici, porta un utente a volersi interessare ai contenuti della stessa.

Un problema, tra laltro subito notato da chi lavora nel settore e confermato dallo studio, la posizione fortemente penalizzante in cui sono state destinate le Facebook Applications. Molti utenti intervistati hanno dichiarato addirittura di non aver notato la freccia con cui possibile espandere la sezione app dedicata.
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Facebook, limportanza della fan page 
gioved, 17 maggio, 2012, 14:03 - Social networks


Dietro lennesimo lifting di Facebook potrebbero esserci ragioni e obiettivi piuttosto interessanti. Il mese scorso, infatti, il gigante dei social network annunci la realizzazione di uno strumento conversion tracker finalizzato a permettere ai marketer di aggiudicarsi pi conversioni e di poter quantificare la produttivit della propria presenza su Facebook. Ora i ricercatori della Rice University hanno esaminato il reale valore dei Facebook supporters.
I responsabili dello studio hanno provvisto la catena di ristoranti Dessert Gallery di una fan page su Facebook e hanno intervistato 1.700 clienti del marchio, scoprendo che:

- le visite ai negozi DG, una volta divenuta operativa la pagina, sono aumentate del 36%;
- la spesa dei clienti salita del 45%;
- i fan spendono il 33% in pi rispetto al passato;
- il 14% di essi confessa maggior attaccamento emotivo alla marca;
- il 41% dichiara di essersi fidelizzato al brand DG.

Soltanto il 5% dei 13.000 clienti di Dessert Gallery, precisano gli studiosi, iscritto alla fan page su Facebook. Questo potrebbe significare che avere molti supporters nel social network potrebbe essere maggiormente decisivo per le marche-icona, che hanno una vasta clientela e quindi maggiore probabilit che i propri seguaci siano iscritti a Faccialibro.
Tuttavia, concludono i ricercatori, una strategia combinata di marketing reale e virtuale pu far impennare le vendite come successo a Dessert Gallery. Che ne dite?

Ruggero Le Piane

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