La publicidad nos influye desde nios  
gioved, 17 maggio, 2012, 21:49 - Generale


A nadie se le escapa que desde que nacemos estamos expuestos a miles de impactos publicitarios. Crecemos con la televisin, y por ende, nos acostumbramos a ver anuncios en la tele, pero cuando salimos a la calle la cosa no cambia demasiado.

Vallas publicitarias, cuas de radio e incluso publicidad en videojuegos o en el propio telfono mvil, por no hablar de la publicidad en Internet.

Desde que nacemos hasta el da que morimos, somos objetivo de cientos de miles de campaas publicitarias (slo falta que un da haya alguna empresa que se anime a patrocinar las esquelas), y al hilo de esto me llega por parte de Arancha, de Historias de cracks, esta original fotografa donde de algn modo se trata de reflejar que desde que nacemos somos objeto de la atencin publicitaria de las marcas.
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Facebook, limportanza della fan page 
gioved, 17 maggio, 2012, 14:03 - Social networks


Dietro lennesimo lifting di Facebook potrebbero esserci ragioni e obiettivi piuttosto interessanti. Il mese scorso, infatti, il gigante dei social network annunci la realizzazione di uno strumento conversion tracker finalizzato a permettere ai marketer di aggiudicarsi pi conversioni e di poter quantificare la produttivit della propria presenza su Facebook. Ora i ricercatori della Rice University hanno esaminato il reale valore dei Facebook supporters.
I responsabili dello studio hanno provvisto la catena di ristoranti Dessert Gallery di una fan page su Facebook e hanno intervistato 1.700 clienti del marchio, scoprendo che:

- le visite ai negozi DG, una volta divenuta operativa la pagina, sono aumentate del 36%;
- la spesa dei clienti salita del 45%;
- i fan spendono il 33% in pi rispetto al passato;
- il 14% di essi confessa maggior attaccamento emotivo alla marca;
- il 41% dichiara di essersi fidelizzato al brand DG.

Soltanto il 5% dei 13.000 clienti di Dessert Gallery, precisano gli studiosi, iscritto alla fan page su Facebook. Questo potrebbe significare che avere molti supporters nel social network potrebbe essere maggiormente decisivo per le marche-icona, che hanno una vasta clientela e quindi maggiore probabilit che i propri seguaci siano iscritti a Faccialibro.
Tuttavia, concludono i ricercatori, una strategia combinata di marketing reale e virtuale pu far impennare le vendite come successo a Dessert Gallery. Che ne dite?

Ruggero Le Piane

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La nascita dell'advertainment e i primi segni della sua scomparsa 
gioved, 17 maggio, 2012, 00:33 - Generale


Era il 1999 e alle soglie del nuovo Millennio si intravedevano le tracce di un innovativo linguaggio pubblicitario: la fiction pubblicitaria seriale o advertainment.

Il primo caso a mio parere fu la campagna dell'allora SIP (con Massimo Lopez). Allora le agenzie non sembravano essersi accorte che da l a poco si sarebbe inaugurato un vero e proprio filone comunicativo, assai longevo, visto che presente ancora ai giorni nostri. Soprattutto nel mondo della telefonia, non pi fissa come allora ma mobile, che vive per lo pi all'interno di mini siparietti dal tono ludico e scherzoso.

Una formula che, di certo, dai primi anni del Duemila consente di dar spazio alle continue e numerose offerte telefoniche che si susseguono senza sosta. Ma anche in altri settori merceologici l'advertaiment ha dato buoni frutti. Si pensi ad esempio alla coppia Amadori, dove troviamo anche una delle nuove icone del mondo pubblicitario, Teresa Mannino.

Propongo, allora, un rapido tuffo nel passato (approfondimento al link http://www.patriziamusso.it/Comunicazioni%20Sociali%20_Advertainment.pdf): si tratta di un saggio pubblicato nel 1999 (all'interno della rivista scientifica "Comunicazioni Sociali" dell'Universit Cattolica di Milano), dove veniva definito, inventandolo ex novo, il concetto di advertainment, per riguardare, magari anche con nuovi occhi, gli spot contemporanei.

Questo perch in questo periodo si ha la sensazione che si sia di fronte ai primi segni di stanchezza e mancanza di creativit nell'advertainment, complice anche la crisi del settore. Ma anche l'evoluzione del contesto socio-culturale, sembre pi "viziato" da una comunicazione impattante, spettacolare, interattiva e dinamica offerta dai nuovi mezzi.

A questo proposito, se ancora non l'avete visto, provate a scatenare la vostra creativit on line con il nuovo spot Tippex, che porta avanti la storia del cacciatore e del suo amico orso: si trova qui: http://www.youtube.com/watch?v=eQtai7HMbuQ.

Tornando invece al mondo mass mediale, possibile che dovremo prepararci a una nuova fase della pubblicit tv, come era successo alla fine degli anni '70 con la chiusura del mondo di Carosello. Senza pi storie a puntate. Nel mondo della telefonia Vodafone sembra da questo punto di vista aver gi dato il via a una nuova era, abbandonando il format stile "Casa Vianello" riproposto fino a poco tempo fa con la famiglia Totti. Senza storie che si rimandano da puntata in puntata, senza testimonial famosi. Solo persone comuni e frammenti di vita quotidiana in cui ciascuno possa riconoscersi.
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Internet rivoluzioner anche il mondo dei libri? 
gioved, 17 maggio, 2012, 00:08 - Generale


Parlo da amante dei libri e da persona che ha lavorato a lungo in una libreria. Ma non sono prevenuta verso lultima invenzione di Internet che rischia di soppiantare un mercato antichissimo come quello dei libri di carta. Inizialmente non ci avevo dato molto peso, perch credevo che fosse lennesima trovata che avrebbe sfondato solo sul mercato statunitense, molto allavanguardia e allo stesso tempo culturalmente diverso dalla vecchia Europa.
Ma in questo caso mi sbagliavo perch, seppur lentamente, le-book sta prendendo piede anche in Italia. La mia reazione iniziale stata abbastanza dura, un po come quando una signora anziana vede cambiare intorno a s lambiente in cui ha sempre vissuto. Temevo di essere destinata a non poter pi provare sensazioni belle come il sentire lodore della carta dei libri, la possibilit di sottolinearne le pagine, di poterlo sfogliare mentre lo si sceglie in libreria, la bellezza di averlo in casa e poterlo rileggere tutte le volte che vuoi. S, ero decisamente una vecchia signora cui stavano togliendo una delle sue passioni pi forti e belle, andare in libreria in qualsiasi citt mi trovi.
Ma la curiosit di capire e studiare questo nuovo oggetto mi ha fatto aprire la mente e gli occhi e mettere da parte per un attimo la ferma convinzione che non avrei mai comprato un lettore di e-book. Oltre alla curiosit personale, la molla che ha fatto scattare in me la voglia di esplorare questo nuovo mondo, stato lincontro in metropolitana con un distinto signore di mezza eta che leggeva con estrema nonchalance il suo e-book. Aveva superato la ritrosia per il touchscreen, la mancanza di pagine reali e non virtuali da girare, era un perfetto e-reader. A livello di marketing, loperazione era perfettamente riuscita perch il prodotto aveva conquistato un consumatore che, in fase di progettazione della campagna pubblicitaria, probabilmente non si sarebbe mai pensato di poter n colpire n soddisfare. Ma quel signore non solo leggeva, ma era anche molto soddisfatto.
Obiettivo centrato!
Non credo che abbandoner mai del tutto il piacere di andare in una libreria e scegliere un libro ma, sar per il fatto che la cervicale non mi lascia scampo e i libri pesano, non escludo, un giorno, di potermi sedere di fianco a quel signore in metropolitana e leggere, con altrettanta soddisfazione mia (e del mio collo), un e-book. Di cui, ovviamente, comprer una copia cartacea da tenere in casa.

Alice Wetzl
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Se la societ invecchia il brand diventa over 50 
mercoled, 16 maggio, 2012, 00:18 - Generale


Non una novit che la societ italiana stia invecchiando. I dati statistici dimostrano che la fascia di et che cresce pi rapidamente quella degli over 50, fra dieci anni saranno il 44,6% della popolazione.

Anche il marketing e la pubblicit, seppur prima con un po di riluttanza e poi con sempre maggiore convinzione, hanno cominciato ad occuparsene. Si assistito negli ultimi anni, ad un incremento delle campagne pubblicitarie dedicate agli over 50. Sono prima di tutto le marche pi famose ad aver deciso di allargare i propri orizzonti utilizzando testimonial allaltezza delle aspettative. Famosi personaggi assolutamente in target da Fiorello che ironizza sulla propria et a John Travolta, Jane Fonda, Sharon Stone, Andie Mac Dowell, Raffaella Carr, Stefania Sandrelli, solo per citarne alcuni.

Case cosmetiche, compagnie telefoniche, aziende di tutte le tipologie stanno scegliendo come volti delle proprie campagne pubblicitarie donne e uomini che hanno da tempo superato i cinquantanni, ma che non hanno perso la loro attrattiva sul pubblico. Come nel caso di una nuova campagna per biscotti che vede un Antonio Banderas (sex simbol per antonomasia) pasticcere per bambini .

I grandi brand non si sono solo adeguati alle nuove regole del mercato, ma ne hanno fatto un punto di forza per andare incontro alle esigenze di un nuovo target di utenti. Anche una grande societ di telefonia, partendo dalla constatazione dellesistenza di un divario nelluso di internet tra i giovani, cosiddetti nativi digitali e gli over 50, ha ideato un corso online dedicato ai senior.

Un mutamento epocale nel marketing che spinge a non considerare solo ci che giovane, ma a guardare in prospettiva verso il futuro, verso questa fascia di et che sta crescendo notevolmente con gusti nuovi completamente differenti da quelli della generazione precedente. Sono tantissimi i senior che rivendicano uno spazio e una rilevanza allinterno della societ, sono persone attive e informate che non hanno alcuna intenzione di essere messi in disparte ed etichettati come anziani. Una vera e propria forza che pu rappresentare il core business per molti grandi brand.
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