Sniffroom, il riscatto vocale dei social 
sabato, 25 agosto, 2012, 20:33 - Social networks
I social network devono il loro successo all’immediatezza della rete, al potere narrativo delle immagini e alla brevità dei messaggi di testo.

Foto, video e post infatti, caratterizzano le principali piattaforme social mentre, i messaggi vocali, sono stati sinora poco utilizzati nei network più celebri.

Il team tutto italiano (precisamente salernitano) di Sniffroom vuole rovesciare questo trend ideando un social network dedicato allo scambio di post vocali della durata massima di 31 secondi.



Sniffroom permette di registrare messaggi vocali chiamati Hermes su un determinato argomento, creando delle “Room” ovvero degli spazi virtuali di discussione dove gli user possono interagire su un particolare contenuto.

La funzione “Eco” permette di condividere gli Hermes più brillanti sulle proprie “Room” e, grazie all’integrazione di Sniffroom con Facebook, Google+ e Linkedin, i messaggi audio possono risuonare velocemente in rete.

Ogni utente ha la possibilità di esprimere giudizi sugli interventi delle altre persone generando una reputazione sociale. Le “Reputation Room” sono veri e propri canali di discussione che accrescono la reputazione in base al numero degli interventi realizzati su uno specifico argomento.

Secondo l’entusiasta fondatore del progetto Mario Delli Bovi, il superamento dell’ambiguità del messaggio di testo a favore della chiarezza della voce e la possibilità di dare una scossa emotiva al web sono gli obiettivi principali di Sniffroom.

Il valore aggiunto del nuovo social, ancora in fase beta ma con accesso libero a tutti, risiede proprio nella trasformazione dell’esperienza sociale in qualcosa di più reale grazie alla voce umana, che rende ancora più veloce e personale la comunicazione via web.

La piattaforma si adatta bene ai dispositivi mobile poiché permette di rinunciare all’utilizzo della tastiera. Il team, infatti, nei prossimi mesi lancerà l’applicazione ufficiale di Sniffroom per iOS e Android.

Gli sviluppi futuri del social in termini pubblicitari non sono ancora definiti ma il progetto sarà probabilmente appetibile per le aziende che intendono puntare alla sensibilità dei consumatori e che mirano a raggiungere un target giovane.

Secondo voi, Sniffroom potrà rappresentare una nuova opportunità per i brand?
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Maroon 5 ed il marketing discografico su Foursquare 
lunedì, 9 luglio, 2012, 07:07 - Social networks


Alcuni esempi di marketing non convenzionale applicati alla promozione discografica attraverso l'utilizzo dei social. La musica si contestualizza nella vita dei fan!


La promozione tradizionale dei propri dischi? Sempre più artisti cercano anche altre strade per arrivare ai loro fan e non solo. Canali non convenzionali per far conoscere la propria musica ed il proprio mondo, condividerli e usare il passaparola della rete per diffonderli.

I Maroon 5 scelgono Foursquare per lanciare il nuovo singolo “Payphone”. I fan possono scaricare il brano inserendo i propri dati nella pagina dedicata e, chiamando il numero del telefono a gettoni più vicino indicato dal social, ascoltare un messaggio lasciato dalla band. I Blink 182, invece, utilizzando SoundCloud e Simple Geo, permettono di ascoltare in anteprima le canzoni dell’album “Neighborhoods” e di chattare con chi abita nella stessa zona.

PJ Harvey ha lanciato alcuni corti legati all’album “Let England Shake” che, se visti uno dietro all’altro, formano un vero e proprio film!Bjork dal canto suo ha proposto una app gratuita nella quale l’utente trova, per ogni traccia di “Biophilia”, giochi, animazioni, testi animati, speciali fotografici, contenuti esclusivi e materiali d’archivio.

Anche gli artisti italiani iniziano a non essere da meno! Due esempi su tutti: i Control V hanno tappezzato le bacheche di annunci per la ricerca di un batterista; telefonando al numero indicato, in realtà, si poteva ascoltare l’inedito “Difenditi” in anteprima. Per il lancio dell’album, invece, tutti i fan hanno postato nei social dei primi piani con la copertina dell’album al posto del viso!

Ed i Velvet, in occasione di “Nella lista delle cattive abitudini”, hanno creato una applicazione facebook dove chiunque poteva indicare le cattive abitudini dei propri amici.

Per promuoversi, un bel disco è importante ma non basta più…la creatività si sviluppa anche fuori dalla sala di registrazione e trova terreno fertile nei social network.
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Like o Want? 
domenica, 8 luglio, 2012, 08:25 - Social networks


Dai rumors delle ultime settimane sembra che facebook sia intenzionato a introdurre un nuovo pulsante chiamato want: ‘lo voglio’.

Questa nuovissima idea né smentita né confermata dal team del social, porterà un nuovo impulso all’e-commerce che non è ancora completamente approdato sulla piattaforma.

L’ inedita soluzione consentirà a facebook di incrementare i ricavi provenienti dagli annunci di brand e aziende che hanno aperto una pagina personale.

Il tasto ‘lo voglio’ esprimerà una preferenza diversa rispetto al like che, effettivamente, ha ormai stancato gli iscritti al social. Con l’introduzione del want infatti, facebook disporrà di uno strumento inedito in grado di segnalare le intenzioni d’acquisto degli utenti.

La coppia ‘mi piace’- ‘lo voglio’ dovrebbe fornire al social una panoramica ancora più dettagliata sui gusti e le preferenze degli iscritti.

A Palo Alto dunque, si continuano a sperimentare nuove funzioni che hanno l’obiettivo preciso di migliorare l’esperienza commerciale e sociale degli utenti.

E voi, pensate che l’eventuale introduzione del tasto want darà un nuovo impulso alla pubblicità su Facebook?
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Social media marketing: lo stato dell’arte aggiornato all’estate 2012 
giovedì, 5 luglio, 2012, 08:17 - Social networks


Tutti gli aggiornamenti sulla social media industry

Eccovi un prezioso punto fermo sull’Industria del social media marketing, il suo stato dell’arte fotografato a questa caldissima Estate 2012.

Si tratta di una serie di slide di rendicontazione semestrale su tutti i social media, contenenti le informazioni e le evoluzioni del mercato; utile a brand manager, social media manager, webmarketer, etc. La presentazione – ricca di statistiche aggiornate e nuovissime rilevazioni – è stata redatta da Esteban Contreras (Social Media Marketing Manager @ Samsung USA) e dedica un particolare focus agli strumenti social media mobile.

Eccovi anticipate alcune informazioni sui contenuti di questa social media trend analysis:

1) grafico del tempo speso sui social media
2) tabella con la misurazione degli utenti (facebook, youtube, zinga, LinkedIN, twitter, etc)
3) strategie SoLoMo delle Startup
4) evoluzioni degli utenti sui social più grandi: facebook, youtube, twitter


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Perché le aziende ignorano i fan sui social? 
domenica, 1 luglio, 2012, 11:30 - Social networks


Oggi fare marketing efficace significa creare valore per i clienti e instaurare relazioni profittevoli e durature con loro. Grazie a Internet e ai social network comunicare e interagire con gli utenti è diventato sempre più accessibile e immediato.

Come abbiamo ricordato in un precedente articolo, investire nell’inbound marketing è essenziale per far in modo che sia l’utente, incuriosito da strumenti e contenuti online attraenti, a cercare l’azienda.

Nonostante queste premesse quasi ovvie, da una recente ricerca di Socialbakers
sono emersi alcuni dati allarmanti: le aziende non si adoperano a sufficienza per migliorare la customer relationship.

Il 70% delle attività infatti, ignora le comunicazioni e le domande dei fan sui social network. Le poche risposte inoltre, arrivano con molto ritardo facendo attendere gli utenti che perdono la speranza di ricevere un feedback.

Questi risultati hanno spinto Socialbakers ad ammonire le aziende a non sottovalutare l’importanza dei social network proponendo semplici regole per incrementare l’engagement con gli utenti.

Dato che più del 25% dei brand a livello mondiale commette l’errore di non permettere agli users di commentare le proprie bacheche social, è fondamentale creare un profilo pubblico dove rispondere alle domande dei fan.

Non bisogna dimenticare, inoltre, di rispondere almeno al 65% dei quesiti degli utenti. Anche se, in alcuni casi, le richieste di chiarimenti e informazioni da parte dei fan sono moltissime è importante rispondere ad ogni utente individualmente.

L’ultimo ma non meno importante suggerimento di Socialbakers è quello di rispondere in tempo. Le migliaia di domande e informazioni che circolano in rete compaiono e spariscono in tempi brevissimi, per questo bisogna sempre controllare i propri profili social. I clienti per antonomasia non sono molto pazienti e si aspettano di ricevere risposte tempestive e personalizzate.

I social network forniscono opportunità di interazione e dialogo in grado di creare engagement e aumentare il ROI aziendale senza fare grandi investimenti.

In ultima analisi, per non deludere gli utenti si deve sempre ricordare che nella vita offline essi sono clienti che potrebbero decidere di non fare più acquisti nella vostra azienda.

Cosa ne pensate dei consigli di Socialbakers?

E la vostra azienda come interagisce con i clienti sui social network?
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