Like o Want? 
domenica, 8 luglio, 2012, 08:25 - Social networks


Dai rumors delle ultime settimane sembra che facebook sia intenzionato a introdurre un nuovo pulsante chiamato want: lo voglio.

Questa nuovissima idea n smentita n confermata dal team del social, porter un nuovo impulso alle-commerce che non ancora completamente approdato sulla piattaforma.

L inedita soluzione consentir a facebook di incrementare i ricavi provenienti dagli annunci di brand e aziende che hanno aperto una pagina personale.

Il tasto lo voglio esprimer una preferenza diversa rispetto al like che, effettivamente, ha ormai stancato gli iscritti al social. Con lintroduzione del want infatti, facebook disporr di uno strumento inedito in grado di segnalare le intenzioni dacquisto degli utenti.

La coppia mi piace- lo voglio dovrebbe fornire al social una panoramica ancora pi dettagliata sui gusti e le preferenze degli iscritti.

A Palo Alto dunque, si continuano a sperimentare nuove funzioni che hanno lobiettivo preciso di migliorare lesperienza commerciale e sociale degli utenti.

E voi, pensate che leventuale introduzione del tasto want dar un nuovo impulso alla pubblicit su Facebook?
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Social media marketing: lo stato dellarte aggiornato allestate 2012 
gioved, 5 luglio, 2012, 08:17 - Social networks


Tutti gli aggiornamenti sulla social media industry

Eccovi un prezioso punto fermo sullIndustria del social media marketing, il suo stato dellarte fotografato a questa caldissima Estate 2012.

Si tratta di una serie di slide di rendicontazione semestrale su tutti i social media, contenenti le informazioni e le evoluzioni del mercato; utile a brand manager, social media manager, webmarketer, etc. La presentazione ricca di statistiche aggiornate e nuovissime rilevazioni stata redatta da Esteban Contreras (Social Media Marketing Manager @ Samsung USA) e dedica un particolare focus agli strumenti social media mobile.

Eccovi anticipate alcune informazioni sui contenuti di questa social media trend analysis:

1) grafico del tempo speso sui social media
2) tabella con la misurazione degli utenti (facebook, youtube, zinga, LinkedIN, twitter, etc)
3) strategie SoLoMo delle Startup
4) evoluzioni degli utenti sui social pi grandi: facebook, youtube, twitter


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Perch le aziende ignorano i fan sui social? 
domenica, 1 luglio, 2012, 11:30 - Social networks


Oggi fare marketing efficace significa creare valore per i clienti e instaurare relazioni profittevoli e durature con loro. Grazie a Internet e ai social network comunicare e interagire con gli utenti diventato sempre pi accessibile e immediato.

Come abbiamo ricordato in un precedente articolo, investire nellinbound marketing essenziale per far in modo che sia lutente, incuriosito da strumenti e contenuti online attraenti, a cercare lazienda.

Nonostante queste premesse quasi ovvie, da una recente ricerca di Socialbakers
sono emersi alcuni dati allarmanti: le aziende non si adoperano a sufficienza per migliorare la customer relationship.

Il 70% delle attivit infatti, ignora le comunicazioni e le domande dei fan sui social network. Le poche risposte inoltre, arrivano con molto ritardo facendo attendere gli utenti che perdono la speranza di ricevere un feedback.

Questi risultati hanno spinto Socialbakers ad ammonire le aziende a non sottovalutare limportanza dei social network proponendo semplici regole per incrementare lengagement con gli utenti.

Dato che pi del 25% dei brand a livello mondiale commette lerrore di non permettere agli users di commentare le proprie bacheche social, fondamentale creare un profilo pubblico dove rispondere alle domande dei fan.

Non bisogna dimenticare, inoltre, di rispondere almeno al 65% dei quesiti degli utenti. Anche se, in alcuni casi, le richieste di chiarimenti e informazioni da parte dei fan sono moltissime importante rispondere ad ogni utente individualmente.

Lultimo ma non meno importante suggerimento di Socialbakers quello di rispondere in tempo. Le migliaia di domande e informazioni che circolano in rete compaiono e spariscono in tempi brevissimi, per questo bisogna sempre controllare i propri profili social. I clienti per antonomasia non sono molto pazienti e si aspettano di ricevere risposte tempestive e personalizzate.

I social network forniscono opportunit di interazione e dialogo in grado di creare engagement e aumentare il ROI aziendale senza fare grandi investimenti.

In ultima analisi, per non deludere gli utenti si deve sempre ricordare che nella vita offline essi sono clienti che potrebbero decidere di non fare pi acquisti nella vostra azienda.

Cosa ne pensate dei consigli di Socialbakers?

E la vostra azienda come interagisce con i clienti sui social network?
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Facebook, stop ai Credits e via alle-commerce 
gioved, 28 giugno, 2012, 07:07 - Social networks


Le monete virtuali di Facebook convertibili in dollari, i famosi Credits, verranno progressivamente abbandonate lasciando spazio alle forme di pagamento con la carta di credito.

I Credits, infatti, si sono progressivamente rivelati poco funzionali poich consentivano unicamente lacquisto di oggetti virtuali allinterno di giochi online e non permettevano altre forme di e-commerce. Per questo motivo, sono stati poco usati dagli utenti che, per effettuare degli acquisti, preferivano collegarsi a siti web dotati di modalit di pagamento pi consolidate.

Attualmente Facebook trattiene il 30% del valore dei crediti acquistabili presso lo stesso social, aumentando cos del 15% i propri ricavi totali. Questo sistema di pagamento ha permesso alla piattaforma un profitto assicurato ma anche una grande perdita: le imprese commerciali, che sono delle potenziali fonti di reddito, non si sono sviluppate a sufficienza.

Mark Zuckerberg non vuole ovviamente lasciarsi scappare loccasione di sfruttare la presenza delle aziende su Facebook e le nuove possibilit di e-commerce.

Leffetto principale delle attuali decisioni sar laumento del tempo di permanenza degli utenti allinterno del social network, strategia che consentir di raccogliere ulteriori dati sulle loro abitudini di spesa. Si tratta di informazioni molto preziose per le agenzie pubblicitarie e i brand.

Unaltra novit del definitivo addio ai Credits previsto per luglio, sar la possibilit di usufruire di servizi tramite veri e propri abbonamenti mensili.

Il motivo di questa astuta mossa del social network pi famoso al mondo il tentativo di riconquistare la fiducia degli investitori. Come tutti sappiamo, lo sbarco in borsa del colosso di Zuckerberg stato poco entusiasmante e il team del social intenzionato a dimostrare agli azionisti di essere in grado di risalire la china.

Laddio ai Credits riuscir ad arginare i dubbi riguardo alle future prospettive di crescita del social?
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Guida alla brand page strategy su Facebook e Google+ 
gioved, 21 giugno, 2012, 07:43 - Social networks


Quale social network proporre ad un cliente che vuole creare e consolidare la propria social media presence? Meglio una brand page su Facebook o su Google+?

Google+ arranca nonostante aver raggiunto la soglia rispettabilissima di circa 170 milioni di utenti in un anno, di cui 100 utenti attivi. Ironicamente c chi da il merito a Google di aver offerto a Facebook la possibilit di mantenere il proprio design fresco lanciando le Timeline:

I do like the Google+ interface and I am sure it had a significant impact on keeping Facebook fresh with its new Timeline design rollout and evolution.[Jeff Bullas blog]

Il vero problema di Google+ lengagement?

Personalmente continuo a postare contenuto relativo a questo blog su Google+ solo appunto perch si tratta di Google, e quindi c sempre la speranza che estragga un coniglio dal cilindro da un momento allaltro, ma devo dire che contrariamente a quanto affermato ad esempio da Shareaholic nellultimo suo report sul Referral Traffic, Google+ ci porta quasi il triplo delle visite di Pinterest.

Ma se il traffico pu essere considerato soddisfacente non si pu dire lo stesso della partecipazione. Ecco cosa scrive Davide Pozzi del Tagliablog, riprendendo lanalisi condotta RJMetrics relativi allengagment di Google+:

- mediamente un post ottiene meno di un +1, meno di una risposta e meno di una ri-condivisione.
- il 30% degli utenti che fa un post pubblico, non ne fa mai un secondo. Anche dopo aver fatto 5 post, c una probabilit del 15% che lutente non pubblichi pi nulla.
- fra gli utenti che scrivono post pubblici, c una media di 12 giorni fra un post e laltro.
- uno studio longitudinale (cohort analysis) rivela che, quando lutente fa un post pubblico, il numero medio di post pubblici che far nei mesi successivi cala in modo costante. Questo trend stato confermato in pi studi ripetuti nel tempo.

Facebook is brand friendly

Facebook palesa una natura commerciale pi aperta rispetto a Google+. Infatti, su questultimo le brand page pi celebri appartengono a marchi come Android, Mashable e Chrome, evidentemente pi in linea con la natura dei Google+ user individuato nellinfografica in basso. Su Facebook invece i brand abbracciano pi settori merceologici, inquadrandolo quindi come piattaforma di riferimento per chi vuole lanciare un prodotto destinato al consumo di massa. Coca Cola, Disney e Starbucks sono i top brand.

Inizia ad essere una perdita di tempo curare una brand page su Google+?

Domanda legittima. La risposta pi dai numeri, in questo caso mi sento di poterla dare su base esperienziale. Da quando nato Google+ un anno fa, non ho mai ricevuto una mail, una richiesta di qualsiasi tipo, da parte di un cliente che chiedesse di essere presente anche sul social network property di Google. Cosa che invece non successo per Pinterest, che in pochi mesi ha fatto piovere richieste in questo senso. C da dire inoltre, che neanche da parte di noi strategist mai partita la proposta di utilizzare Google+ come hub principale per il lancio di una campagna, o semplicemente un contest. Per Twitter e Pinterest invece anche in questo caso le cose sono andate diversamente, tanto da avere la possibilit di parlarne su questo blog con post di notevole successo.

Tempi duri per Google+ insomma. Ma per quanto tempo ancora?
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