LEffet Wouaaah, il flash mob di Nivea a Parigi 
mercoled, 2 maggio, 2012, 08:51 - Guerrilla marketing


Siamo davanti ad un'evoluzione del flash mob. Si racconta una storia, mix di stili e di arti con un finale degno di una favola.
Una ragazza passeggia per le strade di Parigi e prova gratuitamente ad un corner una nuova crema, da quel momento tutti gli uomini che la incrociano per la citt sono attratti da lei. Non stiamo descrivendo il nuovo spot Axe ma lultimo flash mob della Nivea per promuovere la crema Q10.
Questo flash mob ci sa tanto di imboscata ed assistiamo ad unevoluzione del fenomeno che ultimamente era divenuto ripetitivo e privo di nuova creativit. E pi un mash up di stili e capacit artistiche perch si parte dal teatro, si passa alla danza, ai block party per poi arrivare alla citazione fiabesca, quella che tutte le donne hanno nel cuore, il principe a cavallo.
I fattori che secondo me conferiscono innovazione sono due, il primo come hanno usato le dieci telecamere nascoste, perch si riesce a trasmettere allo spettatore la sensazione di essere l e vedere che tutto ci accade dal punto di vista di un passante. Si passa avanti e indietro tra le telecamere con una fluidit che mantiene e incuriosisce lo spettatore.

Il secondo fattore, che rappresenta anche uninnovazione di stile, il susseguirsi di storie narrate. In questo flash mob non si assiste ad un fenomeno che parte da un nucleo e si trasferisce a tutto lambiente circostante ma si assiste ad un climax di stereotipi che le donne hanno circa luomo desiderato.
Il video un vero proprio fenomeno virale, in pochi giorni dalla data di caricamento ha gi raggiunto 352669 visualizzazioni, e il dato in continua crescita.
Lagenzia che ha realizzato questo mob la Draft FCB di Parigi, unagenzia che crede fermamente in nuovi stili comunicativi perch ormai la sovrabbondanza di messaggi ha ridotto la soglia dattenzione delle persone. Ritengo che in questo lavoro abbia messo in pratica nel modo giusto la sua filosofia.


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Concorso diventa Rocco per un giorno, la campagna pro Siffredi su Facebook 
marted, 1 maggio, 2012, 11:01 - Viral marketing

Originale e ironica iniziativa dei supporters della pornostar sui social network
La politica, checch se ne dica, una cosa troppo seria per lasciarla ai soli partiti.

La politica una cosa sporca.

E se riflessioni di questo tipo potessero coesistere in una sola iniziativa?

Per le elezioni amministrative del 2012, in tempi di crisi partitocratica e non solo, fioccano campagne di vario genere che molto spesso irridono il politically correct, facendo il verso a quello che da pi parti viene definito il teatrino della politica.
Oggi mi occupo di un caso che sta davvero spopolando sulla rete, quello della candidatura (presunta ma non per questo meno popolare) di Rocco Siffredi per la poltrona di sindaco di Palermo attraverso facebook.

Gli autori di questa campagna, a va sans dire, hanno optato per un gioco di facili doppi sensi per proporre il loro beniamino come nuovo inquilino a Palazzo delle Aquile. Nonostante la natura goliardica di questa iniziativa per, tutta la veste grafica (dagli slogan, ai manifesti elettorali) risulta assai curata, come quanto e pi di quelle istituzionali, strappando un sorriso per i contenuti scelti oltre che per il testimonial.

Nello specifico per vorrei parlarvi del concorso lanciato dallo staff (ancora anonimo) lo scorso venerdi dal titolo diventa Rocco per un giorno di cui vi mostriamo la locandina:

Il regolamento piuttosto semplice, non invita alla pornografia o alla produzione di contenuti che violino la net-etiquette o il comune sentire, ed un modo semplice auto-ironico e decisamente creativo per farsi beffe della politica nostrana e delle sue liturgie vuote di significato oltre che un po kitsch.

Non vi resta, se volete, che prendervi parte, rispettando la scadenza del 1 maggio 2012, cos come a me non resta che fare un plauso ai creatori del progetto Rocco sindaco di Palermo per il divertente escamotage col quale sono diventati un caso virale sulla rete con migliaia di iscritti.
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Viral Marketing: portatore sano di creativit 
luned, 30 aprile, 2012, 20:53 - Viral marketing

Sempre pi spesso ed in ogni campo della comunicazione si sente parlare di VIRALE:
ma a che cosa si riferisce questo termine e come si sviluppa questo fenomeno?

Il viral marketing, comunemente considerato come unevoluzione del Word of Mouth costituisce uno strumento essenziale per catturare lattenzione di un potenziale consumatore, sfruttando la capacit attrattiva di Internet e Social Network.
Il termine virale, coniato nel 1997 da Jurvetson e Draper sottolinea il parallelismo con la biologia.
<< Come per i virus infatti, si parte da un numero ristretto di soggetti per arrivare ad un numero molto elevato di soggetti contagiati>>
Al di l del significato letterale o metaforico, il viral marketing punta su una comunicazione innovativa, sullempatia con il cliente e sulla condivisione.
Unidea non convenzionale per poter essere diffusa in modo spontaneo,
deve necessariamente stimolare lattenzione degli utenti con contenuti divertenti, sorprendenti o provocanti.

Le caratteristiche vincenti del marketing virale sono:
- Il tentativo di trasformare lutente, da semplice destinatario di un messaggio ad enunciatore della comunicazione sul prodotto;
- La presenza discreta del brand, nel caso di Carlsberg, il prodotto appare al termine del video;
- Il basso costo di investimento per lazienda.
Quello che deve essere chiaro lutilizzo dello strumento, non tutti i prodotti o i contenuti sono adatti a generare un vero e proprio virus.
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Come si spiega il lavoro del doodler? 
luned, 30 aprile, 2012, 12:34 - Generale

La settimana scorsa ho letto due notizie che mi hanno colpito e che, almeno apparentemente, non hanno un gran legame tra loro.
La prima parlava della difficolt, per chi lavora online, di spiegare ai migranti digitali (chi non nato con un computer nella culla) che tipo di lavoro fa.
Come fai a spiegare a una nonna che chiama la nipote in America via Skype che non paga niente se non la connessione? Figurati poi se devi raccontare che tipo di lavoro fai. Chi lavora per la rete, immateriale e poco concreta agli occhi di molti, non svolge un lavoro reale.
Alla fine dellarticolo un ragazzo raccontava della propria esperienza nel dover spiegare ai genitori il suo lavoro nel web marketing. La sua soluzione, tanto per non discostarsi troppo dalle nuove tecnologie stata la creazione di un video che ricordava un "libretto di istruzioni" di un mobile Ikea da montare.
Internet entrato nella nostra vita da tempo, quasi nessuno si ricorda com'era la vita prima delle mail, com'era meno immediato ottenere le informazioni. Ma dietro tutto un meccanismo che sta cambiando il nostro modo di vivere e che sar il futuro per molti lavori, ci sono ovviamente persone che ci lavorano o che utilizzano questo mezzo per lavorare, per accorciare le distanze, per esprimere la propria creativit. Pi di tante altre invenzioni, questa continuamente in progress e destinata a non essere sostituita da altro.
La rete agisce in primo luogo sulla vista che, come gi ampiamente dimostrato, il senso pi ricettivo alla "prima occhiata".
Le immagini risultano quindi fondamentali, devono essere curiose, d'impatto, piene di significato senza bisogno di molte spiegazioni.
Google, attraverso i doodle, fa proprio questo. E qui entra in gioco la seconda notizia che ho letto. Il gigante di Mountain View forse in crisi di fantasia perch ha appena pubblicato un annuncio di lavoro per aspiranti doodler. Il primo requisito la fantasia e la creativit perch i doodle giocano sulla curiosit che disegni e immagini particolari suscitano nella nostra mente e, a volte, ci fanno tornare bambini. La notizia ha suscitato l'attenzione dei maggiori giornali italiani, stupiti per un annuncio di lavoro cos fuori dallordinario. Chi avrebbe mai pensato che un dettaglio apparentemente insignificante della homepage di un motore di ricerca avrebbe acquisito, anno dopo anno, una tale importanza da avere bisogno di nuove menti creative?
Le selezioni sono aperte, doveste essere assunti dovrete solo trovare il modo di spiegare a mamma e pap che mestiere il doodler!

Alice Wetzl
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PUMA: lacquisto pi veloce del mondo 
domenica, 29 aprile, 2012, 21:16 - Marketing esperenziale


Il concetto molto semplice, meno tempo impieghi per acquistare le nuove 50D in un PUMA store e pi risparmi:

10 minuti = 5% di sconto
5 minuti = 10% di sconto
4 minuti = 15% di sconto
3 minuti = 20% di sconto

Nel momento in cui vi scrivo 118 persone hanno risparmiato 63,720 pesos messicani (circa 5.000 euro) per un totale di 372 minuti.
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