Internet rivoluzioner anche il mondo dei libri? 
gioved, 17 maggio, 2012, 00:08 - Generale


Parlo da amante dei libri e da persona che ha lavorato a lungo in una libreria. Ma non sono prevenuta verso lultima invenzione di Internet che rischia di soppiantare un mercato antichissimo come quello dei libri di carta. Inizialmente non ci avevo dato molto peso, perch credevo che fosse lennesima trovata che avrebbe sfondato solo sul mercato statunitense, molto allavanguardia e allo stesso tempo culturalmente diverso dalla vecchia Europa.
Ma in questo caso mi sbagliavo perch, seppur lentamente, le-book sta prendendo piede anche in Italia. La mia reazione iniziale stata abbastanza dura, un po come quando una signora anziana vede cambiare intorno a s lambiente in cui ha sempre vissuto. Temevo di essere destinata a non poter pi provare sensazioni belle come il sentire lodore della carta dei libri, la possibilit di sottolinearne le pagine, di poterlo sfogliare mentre lo si sceglie in libreria, la bellezza di averlo in casa e poterlo rileggere tutte le volte che vuoi. S, ero decisamente una vecchia signora cui stavano togliendo una delle sue passioni pi forti e belle, andare in libreria in qualsiasi citt mi trovi.
Ma la curiosit di capire e studiare questo nuovo oggetto mi ha fatto aprire la mente e gli occhi e mettere da parte per un attimo la ferma convinzione che non avrei mai comprato un lettore di e-book. Oltre alla curiosit personale, la molla che ha fatto scattare in me la voglia di esplorare questo nuovo mondo, stato lincontro in metropolitana con un distinto signore di mezza eta che leggeva con estrema nonchalance il suo e-book. Aveva superato la ritrosia per il touchscreen, la mancanza di pagine reali e non virtuali da girare, era un perfetto e-reader. A livello di marketing, loperazione era perfettamente riuscita perch il prodotto aveva conquistato un consumatore che, in fase di progettazione della campagna pubblicitaria, probabilmente non si sarebbe mai pensato di poter n colpire n soddisfare. Ma quel signore non solo leggeva, ma era anche molto soddisfatto.
Obiettivo centrato!
Non credo che abbandoner mai del tutto il piacere di andare in una libreria e scegliere un libro ma, sar per il fatto che la cervicale non mi lascia scampo e i libri pesano, non escludo, un giorno, di potermi sedere di fianco a quel signore in metropolitana e leggere, con altrettanta soddisfazione mia (e del mio collo), un e-book. Di cui, ovviamente, comprer una copia cartacea da tenere in casa.

Alice Wetzl
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Se la societ invecchia il brand diventa over 50 
mercoled, 16 maggio, 2012, 00:18 - Generale


Non una novit che la societ italiana stia invecchiando. I dati statistici dimostrano che la fascia di et che cresce pi rapidamente quella degli over 50, fra dieci anni saranno il 44,6% della popolazione.

Anche il marketing e la pubblicit, seppur prima con un po di riluttanza e poi con sempre maggiore convinzione, hanno cominciato ad occuparsene. Si assistito negli ultimi anni, ad un incremento delle campagne pubblicitarie dedicate agli over 50. Sono prima di tutto le marche pi famose ad aver deciso di allargare i propri orizzonti utilizzando testimonial allaltezza delle aspettative. Famosi personaggi assolutamente in target da Fiorello che ironizza sulla propria et a John Travolta, Jane Fonda, Sharon Stone, Andie Mac Dowell, Raffaella Carr, Stefania Sandrelli, solo per citarne alcuni.

Case cosmetiche, compagnie telefoniche, aziende di tutte le tipologie stanno scegliendo come volti delle proprie campagne pubblicitarie donne e uomini che hanno da tempo superato i cinquantanni, ma che non hanno perso la loro attrattiva sul pubblico. Come nel caso di una nuova campagna per biscotti che vede un Antonio Banderas (sex simbol per antonomasia) pasticcere per bambini .

I grandi brand non si sono solo adeguati alle nuove regole del mercato, ma ne hanno fatto un punto di forza per andare incontro alle esigenze di un nuovo target di utenti. Anche una grande societ di telefonia, partendo dalla constatazione dellesistenza di un divario nelluso di internet tra i giovani, cosiddetti nativi digitali e gli over 50, ha ideato un corso online dedicato ai senior.

Un mutamento epocale nel marketing che spinge a non considerare solo ci che giovane, ma a guardare in prospettiva verso il futuro, verso questa fascia di et che sta crescendo notevolmente con gusti nuovi completamente differenti da quelli della generazione precedente. Sono tantissimi i senior che rivendicano uno spazio e una rilevanza allinterno della societ, sono persone attive e informate che non hanno alcuna intenzione di essere messi in disparte ed etichettati come anziani. Una vera e propria forza che pu rappresentare il core business per molti grandi brand.
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YKM Shopping Bag: Jump Rope 
luned, 14 maggio, 2012, 22:23 - Generale


Agency: TBWA, Istanbul
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Imitando a Steve Jobs 
luned, 14 maggio, 2012, 21:55 - Generale


Es curioso como un personaje o una marca pueden crear un estilo tan particular y diferenciador, con un urea de "cool" que lo inunda todo. Hablo de Steve Jobs y sus famosas presentaciones de productos, con ciertos tpicos que la gente esperaba ansiosamente como el famoso "ah, ... una cosa ms" con el que siempre "sorprenda" a todos.

El caso es que hoy he encontrado como por casualidad dos lamentables imitaciones de Steve Jobs. No tanto por imitarle a el (que como cualquier otro personaje pblico -vivo o muerto- es susceptible de serlo), sino por lo cutre y alejado que estn ambas imitaciones de lo real... y ms an por intentar aprovecharse del tirn meditico del asunto en su propio beneficio.

Y es que estos "Chinos" no se conforman con copiar productos... ahora tambin copian personas (o estilos). Que Dios nos pille "confesaos"
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Possiamo finalmente parlare di un'economia sostenibile? 
luned, 14 maggio, 2012, 19:21 - Generale

La prima volta che si cominci a discutere della possibilit di uneconomia sostenibile fu quarantanni fa durante la Conferenza Onu sullambiente umano che si tenne a Stoccolma. Oggi la possibilit di svilupparsi garantendo i bisogni della popolazione senza per questo compromettere quelli delle prossime generazioni, concreta. Ma il passaggio da uneconomia tradizionale a una sostenibile coinvolge e travolge questioni fondamentali. Ad esempio, le fonti energetiche per il pianeta. (cit. Guglielmo Pepe, National Geographic, Maggio 2012)
In Marketing 3.0, Philip Kotler scrive: un certo numero di imprese ha capito di poter trarre vantaggio dal crescente interesse dellopinione pubblica per il problema ambientale e ha cominciato a commercializzare aggressivamente prodotti e servizi verdi.
Ho potuto riscontrare la veridicit delle parole di Pepe e Kotler visitando ledizione 2012 della fiera PLAST 2012 (che si svolge a Milano ogni tre anni). Questa manifestazione la pi grande mostra europea nellambito dellindustria delle materie plastiche e della gomma. Innanzitutto laffluenza: considerata lattuale congiuntura economica negativa, il numero dei visitatori ha superato le aspettative della maggior parte degli espositori e ha confermato limportanza di PLAST come appuntamento triennale per gli operatori del settore.
Al PLAST 2012 hanno partecipato oltre 1.500 espositori, provenienti da 58 paesi; mai come in questa edizione ho visto unattenzione cos forte ai problemi dellambiente.
Nel padiglione 9 troneggiava lo stand della NOVAMONT produttrice del Mater-Bi con cui si fanno i sacchetti per la raccolta differenziata dellumido ma anche tanti prodotti intelligenti come, ad esempio, i teli di pacciamatura agricola che possono essere lasciati sul terreno e vanno a concimare le zolle.
Molto visitato stato anche lo stand di API azienda di Mussolente, nel Veneto, che ha creato una bioplastica innovativa, lApinat, da utilizzare per tantissimi prodotti, dalle suole per calzature alla finta pelle, alle cover per i telefoni.
Infine tante aziende produttrici di macchinari che, probabilmente anche a causa della crisi, invece di presentare nuove macchine per lo stampaggio, hanno mostrato dei macchinari per il riciclo della plastica altamente tecnologici in grado di produrre partendo dal sacchetto di polietilene un nuovo granulo pronto per lo stampaggio!
Insomma si respirata unaria di transizione: il passaggio ad un business verde che, se effettuato da imprese portatrici di questi valori ha molti vantaggi: la riduzione dei costi, una migliore reputazione dellazienda ed una maggiore motivazione del personale interno. Non quindi soltanto un modo per evitare le imbarazzanti accuse degli ambientalisti ma una politica industriale che mette al centro il marketing sostenibile.
Collegato sempre al tema della sostenibilit si pu segnalare unaltra iniziativa: questa settimana a Recanati si terr la decima la edizione del Festival ECOLOGICAMENTE che, dal 2002, si propone come punto di riferimento per la promozione di stili di vita e di consumo pi sostenibili. importante infatti proporre ai cittadini nuovi scenari, non solo sensibilizzandoli sui temi e sulla politica ambientale, ma informandoli e rendendoli partecipi di un cambiamento che ci vede tutti protagonisti: dalluso responsabile dellacqua alla produzione di meno rifiuti e alla raccolta differenziata, dalle energie alternative ai nuovi prodotti per ledilizia, dal risparmio energetico in casa alla finanza etica, dalla mobilit sostenibile al progetto filiera corta.

Daniele Nalli
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