Gli strumenti per avere successo online a disposizione delle Pmi 
sabato, 21 aprile, 2012, 22:24 - Generale


Da una recente analisi commissionata da Google sullimpatto di Internet sulleconomia italiana, risulta che le Pmi attive online (ovvero che svolgono attivit di marketing o vendita in rete), hanno registrato una crescita media dei ricavi negli ultimi 3 anni dell1,2% rispetto ad un calo del 4,5% delle Pmi offline (che non hanno un sito web).

Le Pmi presenti su Internet hanno investito in: pubblicit sui motori di ricerca (pay per click) ,ottimizzazione SEO del proprio posizionamento, azioni DEM e di Social Media Marketing, con pagine aziendali su Social Network.

Ma vediamo nello specifico quali sono gli strumenti che un azienda pu disporre per poter creare la propria presenza in rete ed avere quindi successo e pi vendite.

1) Realizzazione di un sito internet statico o dinamico, poco importa, limportante avere una vetrina sul web, non solo su strada.
2) Promozione online attraverso Posizionamento del Sito web sui motori di ricerca (azione SEO) in maniera da avere nel tempo un costante miglioramento della posizione tra i risultati di ricerca di Google.
3) Campagne pay per click come quelle di Google AdWords, che consente di inserire annunci a pagamento, che appaiono agli utenti in relazione alle parole-chiave digitate sul motore di ricerca.
4) Azioni di Social Media Marketing, ovvero presenza e promozione sui principali canali dei Social Network: (ex: avere una pagina su Facebook personalizzata con landing page introduttive, catalogo, prodotti, video, promozioni)
5) Pubblicit a pagamento sui canali social network (ex: su Facebook possibile creare campagne pubblicitarie ad hoc sulla base del proprio target di riferimento, interessi, et, sesso, e si possono mandare gli utenti sulla nostra pagina fan di Facebook o su una landing o sito esterno.)
6) Attivit di Article marketing, ovvero la pubblicazione libera online di articoli che hanno per oggetto unattivit o un prodotto. Con questa attivit vengono utilizzate parole e gruppi di parole chiave inerenti un determinato settore, rendendo cos pi semplice il reperimento dellarticolo stesso sui motori di ricerca.
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Enjoy different streets! 
venerd, 20 aprile, 2012, 18:11 - Marketing Street News


In un mondo in continuo movimento e in cui la velocit di notizie scambiate di due tweet al secondo, non facile trovare lidea geniale che ti cambier lesistenza. E le idee sono spesso la fotocopia regionalizzata di qualcosa di gi esistente a migliaia di chilometri da noi. Ma la velocit e la fagocitazione con cui veniamo bombardati di notizie e idee geniali spesso va a discapito della qualit e di alcuni fattori come quello del tempo che in realt sono elementi fondamentali per la riuscita di un buon lavoro.
marketingstreet.it punta su questo: tempo e qualit. La declinazione di tempo su cui abbiamo basato la nostra sfida legato alla sfera temporale delle collaborazioni lavorative. Crediamo fortemente nella fidelizzazione dei clienti, perch indice di riconoscimento della qualit del lavoro svolto ma offriamo i nostri servizi anche solo per singoli eventi e consulenze. Per quanto riguarda la qualit, lasciamo a voi il giudizio, noi, di nostro, mettiamo quello che ci ha fatto decidere di intraprendere la sfida di marketingstreet.
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Come attivare e mantenere la brand advocacy nei social networks 
venerd, 20 aprile, 2012, 11:52 - Social networks


La possibilit di diffusione di un contenuto una delle capacit che i social networks hanno ampliato esponenzialmente: dal comportamento naturale degli utenti, che portano il messaggio a prendere diverse strade, si pu arrivare ad influenzare la modalit di diffusione segnalando il contenuto a un determinato gruppo di persone. Stiamo parlando della brand advocacy. Per brand advocacy si intende la segnalazione, linvito al sostegno o alla raccomandazione di un brand a terzi, grazie ai loro appoggio e fiducia. Necessari, ovviamente, sono i brandvocates, le persone selezionate in base a date caratteristiche, che dovranno sostenere e promuovere il brand tramite attivit di convincimento che si basano sul trust che essi hanno allinterno di un dato settore, in cui sono particolarmente influenti. In generale, le caratteristiche di un brandvocate potrebbero essere: estraneit allazienda, ma con voce credibile; ama parlare del brand, quasi come fosse una professione; influente ed ha una vasta rete di contatti per diffondere i messaggi; ha doti comunicative per cui riesce a convertire altri utenti alla preferenza per un brand.
Abbiamo gi parlato del fatto che le opinioni degli utenti influenzano le decisioni di acquisto e di come sia in forte crescita la ricerca di recensioni allinterno delle stesse pagine brand nei social networks; questa tendenza, inoltre, indica che le opinioni positive nei social networks portano a una conversione negli acquisti nel 65% dei casi. importante, quindi, che le aziende facciano attenzione ai profili di questi utenti che danno opinioni sui prodotti e sui brand a livello di social networks, per contattarli e fornire loro gli strumenti per diffondere nel modo migliore lawareness e limmagine del brand. In questo modo sar possibile creare un contatto, impegnarsi in una relazione pi profonda e premiarli per la loro fedelt, senza, per, pagarli per questo sostegno.
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Buzz, Viral e Guerrilla marketing: strumenti aggressivi o di condivisione democratica? 
venerd, 20 aprile, 2012, 11:28 - Generale


Leggere parole come buzz, viral e guerrilla, per chi non pratica pane e marketing, pu risultare fastidioso gi solo a partire dal suono volutamente onomatopeico.
Ma in realt, questo tipo di marketing non convenzionale aggressivo e fastidioso o, se ben utilizzato, pu risultare addirittura pi democratico e in linea con il nostro social network vivendi?
Il marketing, per sua stessa definizione, deve avere come risultato finale un ritorno economico, quindi non potr mai essere un dolce sottofondo alle nostre navigate notturne o nel tragitto per il lavoro o mentre, tediati da una giornata invernale come oggi a Milano, cerchiamo nel web un diversivo a un altrimenti scontato zapping televisivo.
Il fatto stesso che per questo tipo di marketing viaggi principalmente on line, gli conferisce un aspetto, a mio avviso, in parte democratico e di scelta personale.
IO NAVIGO, IO SCELGO.
Quanti di noi si infastidiscono e tendono a skippare lintro prima di vedere un video su youtube o prima di farsi la propria personale rassegna stampa quotidiana, correlata di video anchessi perennemente introdotti da pubblicit?
Il marketing di cui parlo non ha, o almeno per chi lo sa formulare bene, questo tipo di aggressivit passiva.
Ha un aspetto sicuramente che potremmo tradurre come di pulce allorecchio, di aspettativa in attesa dello svelamento finale del prodotto o del servizio ma non trovo che questo possa essere di per se aggressivo o fastidioso. Il suo carattere di passaparola, di rumor, gli permette anche di essere scelto dallutente finale, di essere veicolato dai cibernauti verso chi si ritiene interessato a quel particolare messaggio.
Basta guardare il wall (pi recentemente stravolto e modificato nella tanto vituperata timeline) del profilo facebook di un utente tipo per accorgersi che la maggior parte passa il proprio tempo a condividere sia pensieri e foto personali che messaggi che trova in rete, che scova sbirciando il profilo di un amico o dellamico dellamico.
Questa curiosit (da molti definita anche morbosa) in realt aiuta a creare un passaparola democratico e assolutamente naturale che infastidisce sicuramente meno del messaggio pubblicitario imposto prima di vedere lultimo video della Sora Cesira.
Si dice che labito non fa il monaco e, anche in questo caso, fermarsi davanti a parole come buzz, viral e guerrilla, pu risultare un limite alla voglia di condividere e sentirsi parte di una comunit, come quella virtuale, che sta diventando sempre di pi parte del nostro vivere quotidiano.

P.S. ovviamente sono la prima a skippare lintro e proprio per questo guardo a tutto quello che non e puro e invasivo messaggio pubblicitario con un occhio attento e curioso.

Alice Wetzl
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There are better ways to make career! 
gioved, 19 aprile, 2012, 17:31 - Guerrilla marketing

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