Il Casin Campione dItalia punta sui taxi con AdmCom 
mercoled, 23 maggio, 2012, 07:39 - Guerrilla marketing


Prendere un taxi pu diventare molto divertente, grazie all'operazione realizzata da AdmCom per il Casin Campione dItalia, che gi da un paio di anni si firma 'The next fun'. L'inziativa non convenzionale attualmente in corso nella citt di Como e prevede la personalizzazione di alcune auto del Consorzio Taxi della citt. Una delle ruote stata trasformata in roulette e tutta la fiancata nel classico tavolo verde. Il passeggero, se vuole, pu divertirsi a fare una puntata e pregustare, in modo insolito, unesperienza di gioco da continuare al Casin Campione dItalia.
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Vivo d incio Call Parade em So Paulo 
marted, 22 maggio, 2012, 13:22 - Generale


Ao comunica mudana dos orelhes em virtude da unificao de marcas promovida pela empresa; Top Trends assina a curadoria e execuo do projeto, semelhante Cow Parade.

Depois de ver moldes de vacas espalhados pela cidade em 2005 e 2010, os paulistanos sero alvo da Call Parade, exposio a cu aberto de proposta semelhante, desta vez envolvendo orelhes em vez de vacas (veja algumas das peas abaixo).

Os telefones pblicos foram reinterpretados por artistas como forma de a Vivo comunicar a mudana da identidade visual desses aparelhos, que nos prximos meses, sero trocados por verses nas cores laranja, roxo, azul e verde, todas com a logomarca da Vivo.

Ao todo, cem peas sero distribudas por cinco reas da cidade: Avenida Paulista, Avenida Faria Lima, Liberdade, Vila Madalena, Paraispolis e Parque So Jorge estas duas reas, na periferia de So Paulo, j so alvo de parceria da Vivo com ONGs locais. Dez artistas de renome escolhidos pela Top Trends, responsvel pela curadoria e execuo da Call Parade e da Cow Parade no Pas, e 90 novos talentos foram selecionados para pintar os orelhes.

Alm de comunicar a unificao da marca, a ao pretende estimular a boa conservao de orelhes, alvos frequentes de depredao. Sempre buscamos meios inovadores de comunicao para conscientizar os consumidores sobre temas atuais e importantes para a nossa sociedade, afirma Christian Gebara, diretor executivo de estratgia, marca e novos negcios da Vivo.

A ao segue nas ruas at 24 de junho e a Vivo ainda no decidiu o que fazer com as peas aps esse perodo. A DPZ assina a tmida campanha em mdia criada para a ao.
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Pinterest e limage sharing che stimola allacquisto 
marted, 22 maggio, 2012, 11:20 - Social networks


Pinterest, il social network che basa il suo successo sulla condivisione di immagini di alta qualit, sta diventando un vero e proprio strumento di web marketing e di business. Tant vero che Bizrate Insights, la famosa societ di ricerca sui comportamenti dei consumatori online, ha capito questo nuovo trend e ha studiato empiricamente il legame tra il comportamento dacquisto del consumatore e i servizi di image sharing.

Le ricerche in questione dimostrano che i social network che si basano sulla condivisione di immagini, non sono solo asettiche vetrine virtuali, ma hanno il potere di stimolare gli utenti allacquisto dei prodotti. Lo studio di notevole interesse per le aziende, sempre in cerca di nuovi canali per raggiungere il target e incoraggiarlo allacquisto.

Vediamo in breve i risultati della ricerca:

Bizrate Insights dichiara che oltre il 37% dei consumatori intervistati conosce Pinterest o altri siti di image sharing. Dopo aver esplorato siti di condivisione delle immagini quasi 1 utente su 3 ha effettuato un acquisto. Tra i gli acquirenti (circa il 32%), emerge che il 26% ha concluso laffare cliccando sullimmagine trovata sul social network, che li ha indirizzati direttamente al sito del venditore. Solo il 6% ha dovuto aprire una nuova pagina per collegarsi al sito di e-commerce. Dunque, per non scoraggiare lutente allacquisto essenziale rendere facile e immediato il processo dacquisto e inserire il link al proprio sito web accanto alle immagini condivise su Pinterest.

Un altro risultato significativo riguarda il 37% di intervistati che non hanno acquistato. Essi dichiarano che tra le immagini dei social network, trovano i prodotti che desiderano comprare. Il 10% di questi utenti considera i siti come Pinterest molto utili per trovare suggerimenti e idee per i loro prossimi acquisti. Il restante 27% invece, afferma di non avere acquistato per mancanza di tempo. Questo significa che gli utenti collegati a siti di image sharing sono gi preparati allidea di fare acquisti prima di connettersi alle coloratissime bacheche.

I risultati di questa ricerca dimostrano che il visual shopping nei social network unoccasione per le aziende che vogliono aumentare literazione con i clienti e rafforzare limmagine del brand. Gli utenti vengono affascinati dalle immagini di alta qualit che si trovano su Pinterest e di conseguenza, condividono con piacere i contenuti incrementandone la viralit.

Le immagini hanno un potenziale di condivisione molto pi immediato e veloce rispetto ai testi perch non hanno bisogno di traduzioni e di spiegazioni, parlano la lingua dellemozione e dellestetica. Laspetto visual nei social media sta assumendo un ruolo determinante in termini di engagement raggiungendo in poco tempo un numero elevatissimo di utenti.

E la vostra azienda gi approdata su Pinterest?
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Radio 
marted, 22 maggio, 2012, 10:22 - Generale

Laltra notte, dopo la scossa di terremoto, la prima cosa che ho fatto, stato di controllare twitter per capire di cosa si trattasse.
E ovviamente non ero lunica ad aver avuto questo pensiero. Il giorno dopo sul sito di un grande quotidiano, cera un grafico di blogmeter (lauditel del web), che evidenziava il picco di collegamenti e tweet allora della prima scossa.
Qualche anno fa probabilmente una cosa del genere non sarebbe mai successa. Lunica fonte attendibile veniva considerata la televisione o, pi in generale, i media tradizionali.
Cera molta diffidenza nei confronti di Internet, non lo si considerava abbastanza attendibile.
Il solo pensiero che, meno di ventanni fa, si pensasse una cosa del genere di Internet in genere e delle news in particolare far sorridere molti. La consacrazione definitiva dellimportanza e dellassoluto valore di chi decide di informare solo via web, la recente assegnazione del premio Pulitzer alla testata on line The Huffington Post.
Ma se si prova ad analizzare un po meglio il modo in cui radio, televisione e giornali hanno sfruttato le potenzialit della rete in maniera costruttiva e non come un boomerang si scoprono grandi differenze.
Il mezzo radiofonico, almeno in Italia, ha sicuramente rispolverato al meglio i propri microfoni, riuscendo, anche tramite i podcast, a raggiungere potenziali nuovi ascoltatori.
Non pensata come operazione pubblicitaria e di marketing, linvenzione dei podcast, in un certo senso lo per stata.
La possibilit di ascoltare come, dove e quando si vuole una trasmissione, un dibattito o anche semplicemente unintervista al proprio cantante preferito ha sposato il primo principio della rete e cio la sua assoluta democraticit e libert.
Cosa diversa, a mio avviso, si pu dire della televisione che, soprattutto in questi ultimi anni, sembra arrancare nel tentativo vano di recuperare clienti conquistati dal canto delle sirene di Internet.
Quello che qualche anno fa veniva considerato un mezzo che diffondeva notizie da controllare e verificare, diventato un contenitore inesauribile di informazioni cui la televisione attinge a piene mani, diffondendo immagini tratte dai profili facebook, citando tweet (o addirittura inquadrando direttamente il tweet nel servizio in questione), costruendo spesso notizie vuote di significato e piene di citazioni e spunti presi da Internet.
Il ribaltamento di credibilit e di seguito che avvenuto in questi anni, era assolutamente impensabile fino a qualche anno fa. E devo ammettere che, da fan della radio, il fatto che questo mezzo stia decisamente meglio della televisione, non pu che rendermi felice.
Podcast al momento non disponibile per questo post. Ma nella vita, mai dire mai.

Alice Wetzl
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Valorizzare il brand contro la crisi economica 
luned, 21 maggio, 2012, 08:28 - Generale


di pochi giorni fa la notizia riportata dal Financial Times secondo cui la HP sarebbe pronta a tagliare ben 30mila posti di lavoro, pari a quasi il 10% del suo organico totale che raggiunge 320.000 persone. Insomma la crisi economica non risparmia nessuno ed proprio in momenti come questo che le aziende devono sforzarsi per modificare un modello di business risultato vincente per tanti anni.
Oggi non pi sufficiente progettare e produrre un PRODOTTO, occorre progettare e produrre UN'OFFERTA il pi possibile a tutto campo valorizzando al massimo il brand. Per fare questo bisogna partire dal basso ascoltando la "voce" del consumatore e rispondendo (anticipando) le sue richieste. Questo significa creare un brand. In questa costruzione l'elemento fondamentale il coinvolgimento diretto o indiretto del cliente volto a generare sentimenti positivi, attrattivi, unici, desiderabili.

Il concetto di brand , quindi, una dimensione che punta a creare una relazione di valore tra il prodotto ed il consumatore; una realt concreta che, rappresentando determinati valori, unisce il consumatore all'azienda nel momento dell'acquisto.

Gli studiosi di marketing teorizzano quattro regole per far s che un brand diventi vincente:
1) mantenere la promessa iniziale (in termini di qualit e di performance del servizio);
2) differenziarsi innovando (sopratutto in termini culturali);
3) essere portatore di principi e valori;
4) sviluppare un'elevata capacit attrattiva attraverso una sapiente strategia di comunicazione.

L'architettura di un brand (Brand architecture) si occupa di come le marche debbano porsi in relazione reciproca (nei limiti della loro estensione) e del ruolo che esse ricoprono nel sistema di marca complessivo. Alcuni esempi diversi:

1) IBM, Virgin, Nike, Sony: qui il marchio viene usato per tutti i prodotti/servizi offerti dall'azienda. Una sorta di brand MONOLITICO;
2) Findus (4 salti in padella, Sofficini) - Nivea (Nivea soft, Nivea Visage) - Nestl (Nescaf, Nespresso). Il marchio endorsed: sottoscritto.
3) Barilla, Pavesi: qui il brand autonomo perch i singoli prodotti sono dotati di un marchio individuale (Mulino Bianco).
4) Dixan Home Care: family brand, individua prodotti simili che soddisfano bisogni simili.

In conclusione il prodotto deve contenere in s tutti i valori che il brand capace di esprimere e saperli comunicare in modo da determinare le preferenze del consumatore.
La valorizzazione del brand diventa quindi essenziale, sopratutto in momenti di crisi dove, a volte, il successo di nuovi prodotti pu risultare frustrato dalla situazione contingente del calo dei consumi, e pu risultare fondamentale sia per quelle aziende che vogliono difendere il loro primato sia per quelle che intendono invece ampliare la loro presenza con quote di mercato maggiori.

Daniele Nalli
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