Imitando a Steve Jobs 
luned, 14 maggio, 2012, 21:55 - Generale


Es curioso como un personaje o una marca pueden crear un estilo tan particular y diferenciador, con un urea de "cool" que lo inunda todo. Hablo de Steve Jobs y sus famosas presentaciones de productos, con ciertos tpicos que la gente esperaba ansiosamente como el famoso "ah, ... una cosa ms" con el que siempre "sorprenda" a todos.

El caso es que hoy he encontrado como por casualidad dos lamentables imitaciones de Steve Jobs. No tanto por imitarle a el (que como cualquier otro personaje pblico -vivo o muerto- es susceptible de serlo), sino por lo cutre y alejado que estn ambas imitaciones de lo real... y ms an por intentar aprovecharse del tirn meditico del asunto en su propio beneficio.

Y es que estos "Chinos" no se conforman con copiar productos... ahora tambin copian personas (o estilos). Que Dios nos pille "confesaos"
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Possiamo finalmente parlare di un'economia sostenibile? 
luned, 14 maggio, 2012, 19:21 - Generale

La prima volta che si cominci a discutere della possibilit di uneconomia sostenibile fu quarantanni fa durante la Conferenza Onu sullambiente umano che si tenne a Stoccolma. Oggi la possibilit di svilupparsi garantendo i bisogni della popolazione senza per questo compromettere quelli delle prossime generazioni, concreta. Ma il passaggio da uneconomia tradizionale a una sostenibile coinvolge e travolge questioni fondamentali. Ad esempio, le fonti energetiche per il pianeta. (cit. Guglielmo Pepe, National Geographic, Maggio 2012)
In Marketing 3.0, Philip Kotler scrive: un certo numero di imprese ha capito di poter trarre vantaggio dal crescente interesse dellopinione pubblica per il problema ambientale e ha cominciato a commercializzare aggressivamente prodotti e servizi verdi.
Ho potuto riscontrare la veridicit delle parole di Pepe e Kotler visitando ledizione 2012 della fiera PLAST 2012 (che si svolge a Milano ogni tre anni). Questa manifestazione la pi grande mostra europea nellambito dellindustria delle materie plastiche e della gomma. Innanzitutto laffluenza: considerata lattuale congiuntura economica negativa, il numero dei visitatori ha superato le aspettative della maggior parte degli espositori e ha confermato limportanza di PLAST come appuntamento triennale per gli operatori del settore.
Al PLAST 2012 hanno partecipato oltre 1.500 espositori, provenienti da 58 paesi; mai come in questa edizione ho visto unattenzione cos forte ai problemi dellambiente.
Nel padiglione 9 troneggiava lo stand della NOVAMONT produttrice del Mater-Bi con cui si fanno i sacchetti per la raccolta differenziata dellumido ma anche tanti prodotti intelligenti come, ad esempio, i teli di pacciamatura agricola che possono essere lasciati sul terreno e vanno a concimare le zolle.
Molto visitato stato anche lo stand di API azienda di Mussolente, nel Veneto, che ha creato una bioplastica innovativa, lApinat, da utilizzare per tantissimi prodotti, dalle suole per calzature alla finta pelle, alle cover per i telefoni.
Infine tante aziende produttrici di macchinari che, probabilmente anche a causa della crisi, invece di presentare nuove macchine per lo stampaggio, hanno mostrato dei macchinari per il riciclo della plastica altamente tecnologici in grado di produrre partendo dal sacchetto di polietilene un nuovo granulo pronto per lo stampaggio!
Insomma si respirata unaria di transizione: il passaggio ad un business verde che, se effettuato da imprese portatrici di questi valori ha molti vantaggi: la riduzione dei costi, una migliore reputazione dellazienda ed una maggiore motivazione del personale interno. Non quindi soltanto un modo per evitare le imbarazzanti accuse degli ambientalisti ma una politica industriale che mette al centro il marketing sostenibile.
Collegato sempre al tema della sostenibilit si pu segnalare unaltra iniziativa: questa settimana a Recanati si terr la decima la edizione del Festival ECOLOGICAMENTE che, dal 2002, si propone come punto di riferimento per la promozione di stili di vita e di consumo pi sostenibili. importante infatti proporre ai cittadini nuovi scenari, non solo sensibilizzandoli sui temi e sulla politica ambientale, ma informandoli e rendendoli partecipi di un cambiamento che ci vede tutti protagonisti: dalluso responsabile dellacqua alla produzione di meno rifiuti e alla raccolta differenziata, dalle energie alternative ai nuovi prodotti per ledilizia, dal risparmio energetico in casa alla finanza etica, dalla mobilit sostenibile al progetto filiera corta.

Daniele Nalli
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La mejor forma de promocionar unas gafas 
luned, 14 maggio, 2012, 09:21 - Guerrilla marketing


Hoy he visto esta magnfica accin de street marketing (o ambient marketing) en el que una marca de gafas ha utilizado los baos de un local para anunciarse de una forma absolutamente original y en mi opinin muy efectiva.

Otra cosa es la identificacin que dicha campaa haga con la marca (o lo conocida que sea), pero desde luego seguro que no dej indiferente a ninguno de los que all se vieron reflejados.
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Panasonic nose hair trimmer 
luned, 14 maggio, 2012, 01:10 - Guerrilla marketing


Billboards built around actual electric wires and poles to amusingly yet convincingly dramatize the need for the Panasonic nose hair trimmers safety cutting system.

Advertising Agency: Saatchi & Saatchi Indonesia
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Pet brands 
luned, 14 maggio, 2012, 00:47 - Generale

Pet la parola inglese che indica un animale da compagnia. Ultimamente, tuttavia, la definizione si estesa fino ada arrivare a comprendere qualunque tipo di oggetto che dia o richieda una relazione emotiva con il suo proprietario.
Il marchio invece l'identit con la quale si commercializza un prodotto, il che non sta a significare necessariamente che questa lo realizzi o lo fabbrichi; al contrario gli conferisce visibilit sul mercato e lo differenzia da altri prodotti simili.
Un pet brand dunque un marchio inteso come elemento emotivo e perci privo di qualunque funzione economica.
I pet brand hanno molta visibilit, e a crearli sono solitamente importanti professionisti o personaggi famosi. Siamo quindi di fronte a uno scenario in cui la professione diventa un passatempo e il business inteso come svago.
Il valore di questo tipo di marchi, soprattutto in questo momento storico in cui internet e il mercato globale promuovono la standardizzazione e la globalizzazione, diventa dunque molto specifico e personale.
Nel campo delle coltivazioni biodinamiche si pu citare lesempio del designer Alberto Alessi che, nella sua vigna passato, nel giro di 30 anni, da una produzione di 300 bottiglie di vino bianco a un numero decisamente pi consistente.
Passando dal mondo del design a quello della musica, lesempio pi eclatante quello di Sting che, nel proprio agriturismo toscano, produce prodotti al 100% biologici coltivati direttamente da lui, che ama definirsi un contadino rock.
Anche Mick Hucknall, cantante dei Simply Red, si lanciato nel mondo della produzione di vini, specializzandosi in un Nero d'Avola e in un Etna Rosso.
Esistono tanti altri casi di pet brand, ma il tratto comune di tutti questi produttori uno: mettere in piedi attivit professionali solo per divertimento.
I pet brands sono il futuro dei beni alimentari di qualit anche se rappresentano solo un mercato di nicchia. Economicamente parlando non generano un ricavo diretto o comunque non assicurano un ampio margine di guadagno, ma il beneficio da contestualizzare, eventualmente, nell'ambito dei crossmedia. E' l'industria alimentare della nuova economia, quella post-crisi. Un'economia d'autore che promuove le diversit e rompe una serie di tab del mondo del commercio, ridefinendo al tempo stesso il concetto di business. Un nuovo business di imprenditori che si divertono lavorando e marchi da coccolare come morbidi animaletti domestici.

Rocco Francesco Piser
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